Andrew Korybko – 16/01/2023
The US Discredited Its Own Sanctions By Buying Refined Russian Oil Products Via India (substack.com)
La conclusione è che l’aspetto delle risorse delle sanzioni anti-russe degli Stati Uniti è una farsa poiché lo stesso paese che ha imposto unilateralmente queste restrizioni sta sfidando il loro spirito sfruttando una scappatoia legale per acquistare prodotti petroliferi russi raffinati dall’India.
Il popolare media indiano TheWire ha riportato un articolo durante il fine settimana del Telegraph India sostenendo che la loro Grande Potenza di rilevanza globale sta esportando prodotti petroliferi russi negli Stati Uniti, e non solo, ma senza che Washington violi le proprie sanzioni nonostante abbia sfidato il loro stesso spirito. Il loro pezzo si collegava a un articolo che ricordava ai lettori che “le sanzioni statunitensi e dell’UE non si applicano ai prodotti raffinati prodotti dal greggio russo esportato da un paese terzo in quanto non sono di origine russa”.
È questa scappatoia legale che l’analista del mercato petrolifero Viktor Katona ha implicato essere stata impiegata dagli Stati Uniti per aggirare le proprie restrizioni sull’acquisto di risorse russe. Le sue affermazioni sono convincenti e basate anche sui fatti, poiché cita statistiche ufficiali che mostrano che esiste una correlazione tra l’aumento delle importazioni di petrolio russo dell’India e la sua esportazione di prodotti petroliferi raffinati negli Stati Uniti. Se c’è davvero qualche causalità tra loro come probabilmente sembra essere il caso, allora le implicazioni sarebbero estremamente importanti.
In primo luogo, gli Stati Uniti sputerebbero in faccia alle proprie sanzioni anti-russe, nonostante continuino a fare pressione su tutti gli altri nella comunità internazionale per conformarsi a queste restrizioni unilaterali. In secondo luogo, ciò sarebbe fatto a causa dell’assenza di scelta per cui gli Stati Uniti non hanno alternative realistiche all’importazione di prodotti petroliferi russi raffinati. In terzo luogo, continuare a fare pressione sugli altri per rispettare le stesse sanzioni che gli stessi Stati Uniti stanno aggirando attraverso una scappatoia confermerebbe la loro base politica da sempre.
Ampliando l’intuizione precedente, la quarta implicazione è che le sanzioni sarebbero quindi sempre state imposte allo scopo di riaffermare la declinante egemonia unipolare degli Stati Uniti sui suoi vassalli, che ha avuto successo rispetto all’Europa ma ha fallito tutti gli altri. E infine, il quinto punto è che l’India svolge un ruolo fondamentale nell’aiutare gli Stati Uniti a ricostituire le sue scorte in esaurimento di prodotti petroliferi russi raffinati che Washington consuma all’interno dei propri confini ed esporta per profitto ai suoi vassalli.
La conclusione è che l’aspetto delle risorse delle sanzioni anti-russe degli Stati Uniti è una farsa poiché lo stesso paese che ha imposto unilateralmente queste restrizioni sta sfidando il loro spirito sfruttando una scappatoia legale per acquistare prodotti petroliferi russi raffinati dall’India. Ciò dimostra solo che nulla è come sembra, e inoltre, che anche gli stessi Stati Uniti riconoscono tacitamente l’impossibilità di “isolare” veramente la Russia dall’economia globale come afferma ufficialmente che è già stato fatto.