Andrea Montella – 02 Febbraio 2023
ENRICO MATTEI ERA UN ANTIFASCISTA. CHE CI AZZECCA LA MELONI? – l’Unità2 (unita2.org)
La mistificazione storica non cessa mai, anzi con i neofascisti al governo diventa una prassi sempre più consolidata. Ne è un esempio dedicare il programma energetico del governo al fondatore dell’Eni, Enrico Mattei, che faceva l’esatto opposto di quello che fa la Meloni in politica estera.
Prima di tutto Enrico Mattei era un antifascista e un antimperialista convinto, basta vedere che tipo di accordi ha fatto quando era al vertice dell’Eni, con due dei massimi produttori di petrolio: l’Iran e l’Urss. Due Stati che oggi come allora e con le dovute distinzioni democratiche, sono nel mirino degli imperialisti e dei loro amici nella NATO.
Per capire meglio la politica estera dell’Italia di allora, che si rifletteva poi in quella di Mattei, prendiamo ad esempio l’accordo fatto con l’Iran di Mossadeq: l’Iran e l’Italia avrebbero costituito una società al 50%, la quale avrebbe riconosciuto il 50% delle royalties allo Stato iraniano ed il restante 50% diviso equamente tra l’Eni e l’ente nazionale petrolifero iraniano (National Iranian Oil Company, Nioc). Un accordo realmente rivoluzionario per l’epoca, ma lo sarebbe ancora oggi.
E’ per questa sua politica estera – che ricorda quella della Cina oggi – che andava contro gli interessi delle Sette sorelle anglosassoni del petrolio e al vertice dei governi nella NATO che ha subito l’attentato al suo aereo, nel 1962, che uccise lui, il suo pilota e un giornalista al seguito.
Comunque per avere una visione corretta della politica estera italiana degli anni Cinquanta e sino a quando ha potuto indirizzarla Enrico Mattei rimando alla lettura di questo articolo: https://osservatorioglobalizzazione.it/dossier/mattei-lepopea-di-un-italiano/mattei-e-gronchi-la-diplomazia-del-petrolio-tra-italia-e-urss/