Andrew Korybko – 21/02/2023
Il presidente Putin ha annunciato durante il discorso annuale di martedì alla nazione che la Russia sta sospendendo la sua partecipazione al New START, che è stato l’ultimo trattato di controllo delle armi strategiche rimasto tra il suo paese e gli Stati Uniti. Ha spiegato che la NATO ha equipaggiato e modernizzato quei droni ucraini che hanno attaccato le sue basi aeree strategiche l’anno scorso, aggiungendo anche che non ha senso consentire agli Stati Uniti di ispezionare tali strutture secondo i termini del trattato quando stanno apertamente lavorando per la sconfitta strategica della Russia.
Questa è stata la mossa giusta al momento giusto. Mosca ha esercitato un grado quasi santo di pazienza nel rimanere impegnata nella Nuova START fino a questo punto, nonostante le innumerevoli provocazioni di Washington e dei suoi vassalli contro di essa da quando l’operazione speciale è iniziata un anno fa. Chiaramente, il miliardo d’oro dell’Occidente guidato dagli Stati Uniti ha di fatto abbandonato i suoi obblighi e, col senno di poi, ha inteso sfruttare quel patto solo negli ultimi dodici mesi per trarre vantaggio dalla Russia, il che è inaccettabile.
Altri due punti di pertinenza che il presidente Putin ha menzionato durante il suo discorso sono stati che la dichiarazione collettiva della NATO che condanna la Russia implicava il desiderio del blocco di aderire al New START e che le sue agenzie di intelligence lo informavano che gli Stati Uniti potrebbero presto testare nuove armi nucleari. Per quanto riguarda il primo, ha detto che avrebbe sostenuto la NATO come parte di questo patto a causa della Francia e del Regno Unito come stati nucleari, mentre ha avvertito riguardo al secondo punto che la Russia avrebbe condotto i propri test in risposta.
Il cosiddetto “ordine basato sulle regole” del Golden Billion ha sempre riguardato solo l’implementazione arbitraria di doppi standard destinati a promuovere gli interessi egemonici degli Stati Uniti a spese di tutti gli altri, con il suo approccio verso il New START che è l’ultimo caso in questione. Non ci si può realisticamente aspettare che la Russia rispetti i suoi termini e lasci che gli Stati Uniti ispezionino le sue strutture strategiche quando gli Stati Uniti non permetteranno alla Russia di ispezionare le proprie, stanno lavorando per la sconfitta strategica della Russia e pianificando nuovi test nucleari.
L’ordine post-seconda guerra mondiale era basato sul principio di parità nelle relazioni internazionali, in particolare essendo le superpotenze e più tardi le grandi potenze che iniziarono a sorgere dopo la fine della vecchia guerra fredda. Erodere unilateralmente quel principio come gli Stati Uniti stanno attivamente cercando di fare quindi destabilizza il mondo senza precedenti e corre incautamente il rischio che scoppi una guerra più grande. Sospendendo la sua partecipazione al Nuovo START, la Russia sta quindi cercando di ripristinare un certo grado di parità.
Continuare ad essere l’unica di quelle due parti che è rimasta fedele ai suoi termini avrebbe dato agli Stati Uniti un vantaggio strategico decisivo sulla Russia con il tempo, che a sua volta avrebbe destabilizzato maggiormente le relazioni internazionali al punto di aumentare il rischio di una guerra più grande con il tempo. Gli osservatori dovrebbero quindi applaudire il Presidente Putin per questo coraggioso passo nella direzione di evitare tale scenario, che aiuta a preservare una parvenza di stabilità strategica e quindi a compensare la terza guerra mondiale.