Fulvio Grimaldi – 27/02/2023
La guerra contro la Libia non è finita. Qui ne raccontiamo le fasi più acute, dall’invasione italiana nella guerra contro l’Impero Ottomano alla genocida colonizzazione sotto Mussolini, con il maresciallo Graziani, negli anni ’30.
Ma conosciamo anche la Libia rinata e riscattata da Muammar Gheddafi che, nel corso di 30 anni di progresso e di politica a favore del popolo, ne ha fatto il gioiello dell’Africa e un modello di equità sociale, prosperità e dignità nazionale.
Poi, la vendetta dei colonialisti, la NATO, con l’Italia complice, che si avventa e distrugge il grande paese per ripristinarne la schiavitù.
Dominio che cerca di mantenere col concorso dei Fratelli Musulmani a Tripoli, un regime di gangster che si mantiene al potere grazie alla protezione militare turca, al riconoscimento di un’ONU infeudata agli USA e alle feroci milizie jihadiste che prosperano grazie al traffico dei migranti.
Ma c’è un’altra Libia che si vorrebbe ignorare e si spera che sparisca. Il suo governo, basato a Bengasi, unico legittimato da elezioni democratiche, ha il controllo delle tre regioni libiche: Cirenaica, Fezzan e quasi tutta la Tripolitania.
Il popolo, che non ha mai dimenticato Gheddafi, sta con questo governo. Il colonialismo occidentale e i suoi sicari locali sanno che la partita si perderà.
Questo docufilm di Fulvio Grimaldi ripristina una verità che invano si cerca di cancellare.