In accordo con l’appello delle realtà impegnate nel salvataggio delle vite migranti in terra e mare, Como senza frontiere ha voluto unire il 4 marzo pomeriggio in Piazza della Pace (nota come Piazza Vittoria) anche la voce della città alle «molte voci» che «è necessario si alzino», per ricordare le vittime della strage di Cutro e per chiedere le dimissioni dei ministri coinvolti nell’inammissibile omissione di soccorso.
La voce di Como è quella della nuova edizione della Marcia per i nuovi desaparecidos che dal 2016 periodicamente si svolge per non dimenticare le vittime delle migrazioni, ovvero le persone che ancora non vedono riconosciuto un loro inalienabile diritto al movimento, così come riconosciuto – per altro – dal diritto internazionale.
La marcia di oggi è stata più partecipata delle ultime occasioni, segno evidente di quanto la strage di Cutro abbia coinvolto le persone, anche lontano dai luoghi teatro degli avvenimenti. Ma le quasi cento presenze non sono ancora abbastanza, poiché ogni persona che sente coscienza dovrebbe scendere in piazza per rendere evidente l’ingiustizia delle politiche della Fortezza Europa, che criminalmente persegue le persone, invece di risolvere i problemi, e ancora di più per rifiutare la logica criminale di chi è al governo e, invece di riconoscere le proprie carenze nel rispondere alle esigenze delle persone in pericolo, accusa le vittime di “essersela cercata”.
Durante la marcia, che ha coinvolto anche molti dei passanti vicino al mercato del sabato, molte letture e interventi hanno fornito ulteriori elementi di approfondimento e di riflessione, perché non si resti inerti di fronte a tanta inumanità.
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