Andrew Korybko – 11/05/2023
La NATO potrebbe presto tentare di pattugliare lo stretto di Taiwan per provocare un incidente di sicurezza con la Cina.
“Gli Stati Uniti stanno radunando gli alleati in vista di una possibile guerra con la Cina“, che il primo prevede di combattere attraverso il sistema di alleanze emergenti che può essere descritto come AUKUS + se si svolge. Ciò si riferisce alla funzione di quel gruppo regionale come nucleo di una più ampia rete anti-cinese che include informalmente Giappone, Nuova Zelanda, Filippine e Corea del Sud. Anche la NATO svolgerà ovviamente un ruolo, con quel blocco che si basa sulla relativa dichiarazione di intenti del suo Segretario Generale aprendo un ufficio di collegamento in Giappone.
Il ministro degli Esteri Yoshimasa Hayashi ha detto alla CNN che questo sviluppo è presumibilmente dovuto al conflitto ucraino che rende il mondo intero meno stabile, ma la realtà è che questo fa parte di una mossa prepianificata per coordinare più efficacemente il contenimento della Cina. Sarebbe successo con un pretesto diverso se l’ultima fase del suddetto conflitto non fosse scoppiata l’anno scorso, ma quell’evento ha fornito una comoda scusa per accelerare i loro piani e mascherarli invece da anti-russi.
L’ufficio di collegamento della NATO in Giappone fungerà da primo avamposto ufficiale dell’alleanza nella regione Asia-Pacifico, consentendole così di organizzare più direttamente l’espansione di AUKUS+. Assemblare quella dimensione regionale di questo sistema emergente è importante in sé e per sé, ma quella europea è indispensabile per esercitare la massima pressione sulla Cina. Si prevede quindi che altri paesi del continente invieranno presto navi nella regione come parte delle operazioni congiunte che l’ufficio di collegamento organizzerà.
Questo è esattamente ciò che il capo della politica estera dell’UE Josep Borrell aveva in mente quando ha suggerito alla fine del mese scorso che gli Stati membri dovrebbero pattugliare lo Stretto di Taiwan. Poiché praticamente ogni membro dell’UE fa anche parte della NATO, ciò equivale di fatto a quell’alleanza che fa questo, il che è pericoloso a causa del rischio che ciò provochi un incidente con la Cina che potrebbe indurre l’attuazione dell’articolo 5. Questo è probabilmente il punto, vale a dire creare una crisi che possa giustificare l’ulteriore accelerazione dell’espansione di AUKUS+.
Non ci si aspetta quindi nulla di buono dall’apertura del previsto ufficio di collegamento della NATO in Giappone. Questo sviluppo destabilizzerà solo l’Asia-Pacifico, eserciterà ulteriore pressione sulla Cina e quindi correrà il rischio che qualsiasi incidente traspare come risultato sia in grado di essere contenuto. È un rischio irresponsabile, ma la NATO si è convinta che valga la pena prenderlo per accelerare i suoi piani egemonici regionali.