Rassegna del 04/06/2023
E se invece dei militari fossero gli insegnanti a sfilare in parata il 2 giugno.
E se invece dei militari fossero gli insegnanti e gli educatori a sfilare in parata il 2 giugno? Me lo chiedo ogni anno: Perché a celebrare la Festa della Repubblica devono essere i militari e le armi?”. La Repubblica italiana si fonda sul lavoro, si legge nei primi palpiti della Carta costituzionale. E se si fonda sul lavoro perché marciano i soldati? Dovrebbero essere i lavoratori d’ogni specie a rappresentarla.
E sarebbe ancora più vero e più bello che nell’anno centenario della nascita di don Milani, sfilassero tutti coloro ai quali è affidato il seme di futuro che si chiama educazione. Quella classe docente sottopagata e sottostimata cui vengono affidati i figli di questo Paese e che rischiano il linciaggio ad ogni colpo di tosse che non va nella direzione in cui vorrebbero i genitori. Poi – per carità – è vero che, come per tutte le professioni, ci sono educatori diseducanti, incoerenti, ignoranti… ma alcuni di loro vivono quel ruolo con passione e con impegno cercando di mettercela tutta. Ogni giorno. E alcuni di quelli che non leggono, non studiano, non si preparano, non mostrano alcun interesse… forse vanno incoraggiati (continua)
Solidarietà agli attivisti denunciati per “Vilipendio alle forze armate”.
Durante il concerto della Fanfara per la celebrazione del centenario dell’aeronautica militare svoltosi a Gallarate, alcuni cittadini si sono posti davanti agli ufficiali che suonavano esponendo due striscioni. Il primo recitava “Aeronautica militare: 100 anni di bombardamenti, distruzioni e stragi. Proprio niente da festeggiare”, il secondo invece “No alla militarizzazione delle scuole”. I 7 manifestanti sono stati individuati e denunciati per “manifestazione non autorizzata” e “vilipendio delle forze armate” per aver “esposto pubblicamente uno striscione con scritte offensive nei confronti dell’Aeronautica Militare Italiana”.
Clicca qui PeaceLink che pubblica un video nel quale è evidente la caratteristica nonviolenta dell’azione. Rientra pienamente nell’espressione del dissenso garantita costituzionalmente.
Serve un unico forte movimento per la pace e l’ambiente, cioè per il lavoro.
Siamo al 2 giugno 2023. «Siamo sull’orlo di due abissi: l’inverno nucleare, basta un incidente e ci siamo, e l’estate incandescente per la crisi climatica. Serve un unico forte movimento per la pace e l’ambiente»: così il missionario comboniano Alex Zanotelli fotografa l’attuale momento storico. (clicca qui).
Memoria antifascista celebrata a Banja Luka con il “Reggimento immortale”.
Nella Repubblica Serba di Bosnia si omaggia e celebra il Giorno della Vittoria sul fascismo, quando nel maggio ‘45 entrò in vigore la capitolazione incondizionata della Germania nazista, ponendo fine alla seconda guerra mondiale in Europa in cui morirono 60 milioni di persone. Clicca qui.
Summit internazionale a Vienna per la pace in Ucraina.
L’obiettivo del vertice per la pace è pubblicare un appello globale urgente, chiamato Dichiarazione di Vienna per la pace, invitando i leader politici ad agire a sostegno di un cessate il fuoco e dei negoziati in Ucraina. Clicca qui.
La pace nel mondo con i libri per la nonviolenza.
Seconda edizione del Festival internazionale del libro per la pace e la nonviolenza di Roma.
Fermare l’escalation: nessuna base per nessuna guerra.
È passato un anno dalla manifestazione indetta a Coltano contro la costruzione di una nuova base militare dell’esercito italiano per i corpi speciali. La forte risposta che nel nostro territorio siamo riusciti a costruire ci ha permesso di rallentare il progetto: ad oggi, non una pietra è stata posata. Questa parziale vittoria non ci basta. Non sarà possibile vincere la lotta contro la costruzione di nuove basi militari se non si ferma l’escalation globale verso la guerra. Lo Stato italiano ha già speso un miliardo per le armi inviate in Ucraina e le spese militari aumentano costantemente (passando da 25,7 miliardi a 26,5 miliardi solo tra il 2022 e il 2023). Ogni euro speso per il riarmo è un euro sottratto ai servizi essenziali e al benessere complessivo della società. Queste guerre sono pagate dai popoli ma fanno solo gli interessi dei potenti. Sono il frutto della concentrazione della ricchezza in mani di pochi e premessa perché questa continui a crescere. Clicca qui l’assemblea promossa dai Movimenti.
Referendum stop invio armi e primato alla sanità pubblica.
Clicca qui i quesiti referendari. Chi voglia partecipare ai banchetti di raccolta firme nella propria città o promuovere tutte le iniziative possibili per propagandare l’iniziativa referendaria (dalle conferenze ai concerti ai flash mob) o dedicare tempo, energie, risorse per tutte le operazioni amministrativo-burocratiche necessarie (dalla vidimazione dei moduli alla certificazione delle firme presso i comuni) è vivamente invitato a– mettersi in contatto con i comitati referendari della propria zona, – mettersi in contatto con i siti nazionali dei due comitati referendari: www. generazionifuture.org | www.referendumripudialaguerra.it
Fanghi velenosi e narrazioni tossiche.
Mentre era ancora in corso l’alluvione, c’è chi ha cominciato a negare le colate di cemento approvate, ad accusare ambientalisti e animalisti, a improvvisarsi esperto di clima, dopo aver difeso ogni giorno gli interessi economici più climalteranti. E’ necessario mettere in fila e smontare le retoriche a cui è ricorsa la classe dirigente della regione Emilia-Romagna dai primi di maggio, fin dalle prime ore di alluvione. Qui non governa solo il PD: spargono cemento quanto Bonaccini, Lepore o De Pascale. La sola differenza è che la destra agisce con meno ipocrisia, meno lavaggi-in-verde. Il PD però è la regola: discende in linea diretta dai partiti (PCI, PDS e DS) che hanno amministrato la quasi totalità del territorio per una sessantina d’anni. Il PD è il principale referente politico dell’economia reale emiliano-romagnola. Rappresenta precisi interessi economici, gli stessi che hanno devastato ambiente e territorio con le conseguenze che abbiamo sotto gli occhi. Clicca qui.
Vogliono inquinare sempre più.
I presidenti di Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna vogliono valori limite degli inquinanti dell’aria meno stringenti rispetto a quanto proposto dall’Unione Europea. Ecco perché è una iniziativa scellerata: clicca qui ISDE.
Inizia l’estate di lotta No Tav.
Le iniziative sulla newslettera di Doriella@Renato (clicca qui). In evidenza: Contro i Pfas Una legge limiti zero (edocr.com) del Movimento di lotta per la salute Maccacaro.
Torino Lione, l’opera più inconcludente (oltre che più inutile) d’Europa.
Sia pure a denti stretti ormai lo ammettono anche i pasdaran nostrani del TAV: la Francia non ha alcun interesse a costruire la propria tratta della Torino-Lione, per ragioni economiche e per le previsioni di traffico al ribasso. Per ora bastano e avanzano le linee attuali. Se ne riparlerà, forse, nel 2043. Solo l’Italia continua a vaneggiare di opere faraoniche. In attesa del disastro leggi il commento di Alberto Poggio. La voragine economica è costituita dal tunnel di base: dal 1990 a oggi sono stati già bruciati circa due miliardi di euro senza posare nemmeno un metro di nuova ferrovia. A parte gli eterni studi, sondaggi e lavori preparatori, la sua costruzione è – di fatto – ancora da avviare, con un’ulteriore spesa prevista di non meno di 10 miliardi di euro. Una vera bomba finanziaria a orologeria, che sta per scoppiare nelle mani dello Stato italiano e di quello francese, entrambi con debiti pubblici fuori scala. Nessuno dei due Governi ha finora avuto il coraggio di premere il pulsante “stop” ma questo colossale castello di carte non potrà rimanere in piedi a lungo.
Quei ragazzi “imbrattatori” che smascherano il potere.
Gli attivisti di Ultima Generazione sono ricchi giovanotti altoborghesi che giocano ai terroristi, sfaccendati buontemponi, attardati epigoni delle proteste dadaiste o futuriste di un secolo fa, oppure sono temuti in quanto smascherano, senza niente da perdere, le ipocrisie del potere e l’irriformabilità del sistema capitalista? Clicca qui.
L’ONU diffida gli USA.
L’ONU al governo USA: “La privazione della libertà di Leonard Peltier, contraria agli articoli 2, 7 e 9 della Dichiarazione universale dei diritti umani e agli articoli 2 (1), 9 e 26 del Patto internazionale sui diritti civili e politici, è arbitraria”. Clicca qui.
Malasanità in Liguria.
Ore e ore al Pronto Soccorso, anzi giorni. Clicca qui.
La “colpa” è del nostro sistema di formazione dei docenti.
«A seguito dell’episodio di aggressione di uno studente che ha ferito una professoressa – scrive Salvatore Nocera – tutti si interrogano su chi ricada la “colpa” di questo incredibile evento. Mi permetto di avanzare l’ipotesi che la vera “colpa” sia del nostro sistema di formazione dei docenti. Infatti, essi continuano ad insegnare come si è fatto da sempre e cioè con una buona e talora ottima preparazione sulla loro disciplina e nessun obbligo per legge di formazione iniziale su come si insegna e su come si deve essere preparati ad educare i giovani» (continua…)
Una banca dati rivolta a persone con disabilità che cercano lavoro.
Si chiama “Cerco Lavoro (Legge 68/1999)” la banca dati promossa dall’Associazione ANDEL (Agenzia Nazionale Disabilità e Lavoro) cui le persone con disabilità disoccupate od occupate in cerca di un nuovo lavoro possono iscriversi gratuitamente. L’iscrizione farà sì che ANDEL favorirà l’inserimento mirato nel momento in cui riceverà richieste da aziende, cooperative o altri soggetti sociali promotori di progetti inclusivi, nonché informazioni su scoperture di posti presso datori di lavoro pubblici e privati (continua…)