Movimento Free Assange Reggio Emilia -21/09/2023
Dal 18 settembre 2023 Julian Assange è Cittadino Onorario di Reggio Emilia.
Questa tappa giungerà a compimento con una cerimonia pubblica che avverrà in ottobre in Sala Tricolore.
La coscienza di cittadine e cittadini reggiani è arrivata al Consiglio Comunale, grazie alla mozione di iniziativa popolare sostenuta da più di 1200 firme.
Mozione popolare preceduta da innumerevoli presidi tenuti in piazza per sensibilizzare la popolazione e far conoscere Julian Assange.
Infine lunedì 18, l’amministrazione ha votato la delibera finale, recante le motivazioni del conferimento, stabilendo l’esecutività immediata della cittadinanza onoraria a Julian Assange.
Un cammino importante per la nostra città che mette in luce quanto è importante la partecipazione dei cittadini e mette altrettanto in evidenza che se la cittadinanza onoraria viene data ai piani alti senza il coinvolgimento delle comunità può facilmente rimanere sconosciuta e molto meno efficace. Invece a Reggio Emilia la popolazione è stata attenta, ascoltante e attiva ed è proprio questo che rende la Cittadinanza Onoraria a Julian Assange un traguardo corale, voluto con impegno costante da tutte e tutti.
Se si ripercorre la vita di Julian Assange si riscopre il valore della coscienza e della giustizia ma soprattutto l’attenzione alla grande parte dell’umanità che non conosce e non può conoscere le gravi verità del potere e dei governi. Solleva un velo ampissimo e consistente sul Segreto di Stato, utilizzato per nascondere i crimini più nefasti e consentire l’impunità totale a militari e uomini diventati assassini.
Segreto di Stato, nato per proteggere le comunità, le infrastrutture, la sicurezza nazionale che invece diventa una follia di protezioni e di menzogne per assicurare l’impunità a crimini indicibili.
Julian da 13 anni non è più libero e da oltre 4 anni è sottoposto al carcere duro, nella “Guantanamo inglese”, Belmarsh.
Hanno punito lui per ciò che ha denunciato. Questo è il vero crimine: punire chi i crimini li ha denunciati e non chi li ha commessi.
Julian ha riportato la barra al centro: ha orientato e orienta chi lo ascolta, coloro che vogliono sapere
davvero come il mondo sta camminando e chi sono coloro che lo guidano, cosa sono le guerre e come nascono e si espandono, ha tolto i veli ai nostri occhi.
Wikileaks, la sua invenzione formidabile, ha portato alla luce le Verità. Non quelle del potere, quelle vere.
A Reggio Emilia e dintorni, parlare di lui e di tutto questo nelle piazze e nelle scuole è stato
“ossigenante”: nelle scuole l’entusiasmo di ragazze e ragazzi crea dibattito inesauribile! I giovani cercano la verità, la recepiscono subito.
Nelle piazze e nella raccolta firme quanti sguardi vividi e parole convinte abbiamo colto e cogliamo dalle persone che si avvicinano a presidi e banchetti.
E’ stato fatto e si sta facendo un lavoro giusto a Reggio Emilia. Non solo per la meritatissima Cittadinanza Onoraria a Julian, ma perché una persona come lui, che ha perseguito la trasparenza e la giustizia, va salvaguardata: risveglia le nostre coscienze intorpidite e ci obbliga a fare i conti con verità scomode che preferiremmo ignorare e induce ad assumerci la nostra parte di responsabilità.
Adesso è un momento cruciale per il giornalista australiano, che attende il pronunciamento dell’ Alta Corte britannica sull’ultimo appello possibile contro la richiesta di estradizione degli Stati Uniti; non si conosce la data in cui il provvedimento verrà emanato e questo e’ il motivo del nome della campagna di mobilitazione che si sta avviando ora, X Day.
Se l’appello sarà respinto, Assange potrebbe essere, immediatamente prelevato e estradato negli Stati Uniti, dove lo attende un processo penale e la possibilità di una condanna a 175 anni di carcere. Nel timore che si avveri questa ipotesi, il fatidico giorno X, occorre essere pronti in ogni Paese e mobilitarci insieme: andremo a protestare davanti alle ambasciate e ai consolati statunitensi e britannici!
Il Movimento Free Assange reggiano sosterrà e parteciperà alla manifestazione a Milano, davanti al Consolato della Gran Bretagna.
La nostra lotta per la liberazione di Julian continuerà. Salvando Lui rinforziamo i nostri valori, la nostra coscienza e salvaguardiamo la nostra libertà.