Avviso ai naviganti 132 – 29 ottobre 2023
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Le imprese controrivoluzionarie dei gruppi imperialisti USA promotori della Terza guerra mondiale
Un elenco sommario delle loro imprese criminali nel periodo 1917-2023
Dedichiamo questo Avviso ai naviganti alla rassegna, sicuramente parziale, degli interventi militari o comunque sovversivi, senza uso palese di armi o addirittura segreti, compiuti all’estero dai gruppi imperialisti USA, in solitaria o in alleanza con altre potenze imperialiste (soprattutto il Regno Unito), inviando direttamente proprie truppe oppure assoldando compagnie di mercenari, tra il 1917 e il 2023. Si tratta di interventi per i quali a partire dal 1949 in Europa, in Africa e nel Medio Oriente (il resto dell’Asia e l’America Latina sono casi a parte) si sono avvalsi anche della NATO, ovvero la rete di basi militari e di agenzie (palesi e occulte) di manipolazioni e manovre politiche con cui gli USA tengono sotto controllo un vasto numero di paesi. In alcuni casi si sono avvalsi anche della copertura ufficiale dell’ONU.
Invitiamo tutti coloro che sono a conoscenza di altri interventi USA a segnalarli al (n)PCI – che provvederà ad aggiornare la rassegna mano a mano che otterrà nuove informazioni – all’indirizzo mail delegazione.npci@riseup.net.
Auguriamo a tutti i nostri lettori uno studio proficuo di questa rassegna e che ognuno tragga conclusioni per la propria attività, ben considerando cosa dobbiamo aspettarci dall’attività dei gruppi imperialisti USA se non facciamo la nostra parte: porre fine alla partecipazione dell’Italia alla guerra USA-NATO contro la Federazione Russa, cacciare la NATO dall’Italia e far avanzare la rivoluzione socialista nel nostro paese!
Approfittiamo di questo AaN anche per affermare che è completamente fuorviante quello che afferma Paolo Ferrero – dirigente di Rifondazione Comunista e del Partito della Sinistra Europea – nel miserabile articolo Tutti gli errori Usa che portano al vertice Nato di Vilnius: io dico che la situazione è drammatica (Il Fatto Quotidiano, 11.07.2023). Seguace di Fausto Bertinotti e della sua tesi che la rivoluzione socialista nell’ex Impero zarista e nel resto del mondo è stata “una combinazione di errori e orrori”, Ferrero sostiene che dopo la dissoluzione dell’URSS (26 dicembre 1991) e delle Democrazie Popolari dell’Europa Orientale (1989-1990), per la borghesia imperialista “era alla portata di mano un ordine mondiale di pace e cooperazione che superasse positivamente la guerra fredda” e si duole: “Invece di cogliere l’occasione della pace è stata colta l’occasione per costruire il nuovo ordine mondiale unipolare a stretto dominio statunitense.”
I gruppi imperialisti USA-NATO, rimossa l’URSS come ostacolo al loro dilagare militare, politico, finanziario ed economico in tutto il mondo (in particolare nei paesi oppressi: colonie, semicolonie e protettorati), hanno fatto quello che era nella loro natura fare: hanno cercato di inglobare nel loro spazio le ex Democrazie Popolari dell’Europa Orientale (Bulgaria, Romania, Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia) e i paesi baltici ex sovietici e ha mirato a espandersi ulteriormente a est, in Ucraina e Bielorussia e oltre, con l’obiettivo di contrastare la Federazione Russa attraverso la destabilizzazione interna che nei loro progetti, finora falliti, avrebbe condotto al suo smembramento e assoggettamento. Così hanno agito, contrariamente alle petizioni di vari “consiglieri del principe” di ieri e di oggi, alla Ferrero.
Sia durante il periodo 1917-1956 di costruzione del socialismo successivo alla conquista del potere da parte dei bolscevichi in gran parte della Russia zarista, che durante il periodo 1956-1991 della corrosione e putrefazione del socialismo in Unione Sovietica e negli anni successivi, le ingerenze degli Stati Uniti negli affari interni di altri Stati hanno compreso sia azioni esplicite che segrete (colpi di Stato “striscianti”, sanzioni e restrizioni commerciali, assassinio selettivo di dirigenti politici nemici di Washington, liquidazione di movimenti rivoluzionari attraverso l’infiltrazione di spie, l’assoldamento di agenti segreti, la corruzione, stragi di civili ecc.), volte a sostituire governi non allineati agli interessi dei gruppi imperialisti USA oppure a preservare quelli che già ne erano succubi. Successivamente alla Seconda guerra mondiale, conclusa con l’affermazione del loro predominio militare ed economico nel campo imperialista, il governo USA ha organizzato operazioni violente di cambi di governo, nel contesto della “guerra fredda” con l’Unione Sovietica e il resto del campo socialista, per estendere la sua influenza e la direzione del corso delle cose a livello globale ed eliminare il primo Stato socialista della storia e i suoi alleati. Secondo stime conservatrici di alcuni analisti USA, sarebbero stati almeno 200 gli interventi USA di ogni genere (alcuni palesi, altri occulti) dal secondo dopoguerra al 2023.
Far avanzare la rivoluzione socialista fino a instaurare il socialismo nel nostro paese, uno dei principali paesi imperialisti soprattutto perché sede del Vaticano, che con i suoi tentacoli manovra in tutti i paesi del mondo contro le masse popolari e le autorità non asservite alla Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti USA, sionisti e UE, è il contributo maggiore che noi comunisti italiani possiamo dare a coloro che in ogni angolo del pianeta lottano contro l’imperialismo.
Possiamo e dobbiamo farlo creando le condizioni affinché gli organismi operai e popolari costituiscano un proprio governo d’emergenza, lo impongano alla borghesia imperialista e al clero e, a fronte della reazione della borghesia e del clero alle misure che con esso gli organismi operai e popolari prenderanno (come mettere fine alla partecipazione dell’Italia alle guerre volute dalla NATO, la cacciata delle basi e installazioni USA-NATO e la sua uscita dall’Alleanza Atlantica), lo difendano fino a instaurare il socialismo.
Questo è l’impegno che il (nuovo)Partito comunista italiano si è assunto. A questa guerra popolare rivoluzionaria di lunga durata che promuoviamo, chiamiamo a dare da subito il proprio contributo ogni persona che vuole porre fine al marasma in cui la borghesia imperialista ha trascinato il mondo dopo l’esaurimento della prima ondata mondiale della rivoluzione proletaria (1917-1976).
Ogni balzo in avanti nello sviluppo della guerra lanciata da USA-NATO manifesta l’esigenza e la possibilità di avanzare verso l’instaurazione del socialismo. Il suo raggiungimento dipende dal ruolo
che assumono i comunisti in questa lotta!
La NATO affama e uccide!
Fuori l’Italia dalla NATO! Fuori la NATO dall’Italia!
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Operazioni di guerra sporca dei gruppi e Stati imperialisti USA-NATO 1917-2023
Il periodo complessivo degli interventi considerati (1917-2023) è suddiviso in tre sottoperiodi:
1. 1917-1945. La rassegna prende in considerazione solo la partecipazione dei gruppi imperialisti USA alle tre aggressioni contro l’Unione Sovietica. Trascura tutti gli altri interventi USA all’estero fatti nel sottoperiodo (Cuba, Messico, Honduras, Panama, Haiti, Giappone, Filippine, ecc.) sulla base della “dottrina Monroe”, indirizzo di politica esterna promosso dal 5° presidente degli USA James Monroe (1817-1825) contenuto nel discorso sullo stato dell’Unione pronunciato davanti al Congresso il 2 dicembre 1823. Tale dottrina esprime l’idea della supremazia e dell’eccezionalità degli Stati Uniti, anzitutto nel continente americano e poi nel resto del mondo. Monroe afferma in quel discorso che gli Stati Uniti non avrebbero tollerato alcuna intromissione negli affari dell’emisfero occidentale. In forme rinnovate e adattate all’epoca imperialista – iniziata intorno all’ultimo quarto del secolo XIX – tale dottrina è ancora in vigore nella gestione delle relazioni estere degli USA, in primo luogo con il resto del continente americano.
2. Secondo dopoguerra – Prima fase (guerra fredda: 4a aggressione delle principali potenze imperialiste guidate dagli USA contro l’Unione Sovietica, corrosa fino ad essere dissolta nel 1991, principalmente a causa dell’attività dei revisionisti moderni capeggiati prima da Kruscev, poi da Breznev e Gorbacev): 1945-1989.
3. Secondo dopoguerra – Seconda fase (dissoluzione delle Democrazie Popolari dell’Europa orientale e dell’Unione Sovietica): 1989-2023.
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