Walter Ferri – L’Indipendente – 19/11/2023
Verso le 19.20 di sabato 18 novembre un misterioso bagliore ha illuminato i cieli notturni del nord Italia. Dalla Toscana in su, testimoni di ogni tipo hanno immortalato un alone brillante stagliarsi all’orizzonte, una visione inattesa e atipica che non ha mancato di scatenare stupore, ma anche una quantità notevole di preoccupazioni. L’episodio non è stato frutto dalla presenza di alieni e neppure un bizzarro fenomeno atmosferico, si è trattato piuttosto di un’esercitazione militare straniera che è avvenuta all’insaputa dei cittadini italiani.
A rivelarlo è un comunicato siglato dal Ministro della Difesa francese, Sébastien Lecornu, il quale, “con grande soddisfazione”, ha annunciato il successo del lancio di un missile balistico strategico M51.3, razzo virtualmente pensato per trasportare al suo interno un carico nucleare. La missione è stata condotta dalla Direzione Generale degli Armamenti (DGA) a partire dalla piattaforma di lancio del sito di Landes, nel sud-ovest della Francia. Lo stato dell’ordigno è stato monitorato per tutto il viaggio, quindi il mezzo si è inabissato nell’Atlantico settentrionale, a “molteplici centinaia di chilometri dalla costa”.
“Questa prova è stata effettuata senza carico nucleare e nel rispetto degli impegni internazionali assunti dalla Francia”, ci ha tenuto a specificare il Ministro Lecornu, tuttavia il diplomatico ha anche chiarito che la manovra risponda “alla volontà del Presidente della Repubblica, che si è impegnato a prendere le decisioni necessarie per mantenere nel tempo la credibilità operativa delle forze nucleari”. Se il sottotesto non fosse già abbastanza chiaro, il politico ha fornito una lettura ancora più cristallina dei fatti sul social X: “questo sviluppo conferma la credibilità della nostra deterrenza nucleare e dimostra l’eccellenza della nostra filiera dei lanciatori”. Nel contesto, la deterrenza consiste nel far notare al mondo intero di essere in grado di sparare a propria volta delle testate nucleari.
Sebbene il comunicato dia a intendere una lettura dell’episodio che si collega alle politiche di Difesa nazionali, il lancio del missile balistico può anche essere letto in una chiave industrial-finanziaria. Nei dietro le quinte dell’Unione Europea sono infatti in corso degli screzi commerciali: lo scorso agosto, la Germania ha rivelato di aver commissionato i propri sistemi di difesa antimissilistica a Stati Uniti e Israele, ignorando di fatto le alternative europee messe in campo dalla joint venture delle industrie franco-italiane. La scelta di Berlino era giunta in coda a una crisi diplomatica già esplosa a ottobre, quando a margine di una riunione NATO è stata firmata una lettera di intenti atta a promuovere l’iniziativa nota come European Sky Shield.
Sotto lo European Sky Shield, la Germania aveva anticipato l’intenzione di voler acquistare i missili Patriot dalla statunitense Raytheon Technologies, gli Arrow 3 israeliani e gli Iris-T dell’azienda tedesca Diehl Group, strategia che ha lasciato a bocca asciutta gli alleati. La missiva era stata firmata da 15 Paesi delle Nazioni Unite, ma tra questi mancavano fatalmente Italia e Francia, le quali non sono state affatto felici di vedersi escluse in favore degli interessi delle imprese tedesche e dei Governi extra-UE.