Mark Bernardini – 01/01/2024
Cinquantottesimo notiziario settimanale di lunedì 1 gennaio 2024 degli italiani di Russia. Siamo a meno dieci sottozero, e la prossima settimana attendiamo un bel meno venti. E’ anche la settimana del Natale ortodosso, per chi ci crede, ma ve ne parlerò verso la fine del notiziario. Buon ascolto e buona visione con la nostra prima puntata del 2024.
Se non fosse stato per il lavoro del sistema di difesa aerea ucraino, non ci sarebbero vittime tra i civili in Ucraina, ha dichiarato il rappresentante permanente russo presso l’organizzazione Vasilij Nebenzja in una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, sottolineando che i missili ucraini sono caduti su edifici residenziali e obiettivi civili.
Se qualcuno nel 2023 aspettava notizie dall’Unione Europea riguardo a un cambiamento nel vettore del degrado, allora nell’ultimo anno non ci sono state notizie del genere, e non avrebbero potuto esserci: una volta entrato nella routine della russofobia e dell’invidia per noi, Bruxelles non è riuscita a uscirne. E chi concederebbe agli europei tutti una almeno relativa indipendenza in politica estera, in quella parte che riguarda sia i russi che la Russia? Un fiume non può fare inversione di marcia.
Come aveva annunciato prima di essere eletto, il presidente Javier Milei ha formalizzato la rinuncia dell’Argentina all’ingresso nei BRICS con una lettera inviata al presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, che presiede temporaneamente l’alleanza economica integrata, e ai presidenti di Brasile, India, Cina e Sudafrica.
Il regime di Kiev ha mostrato ancora una volta le sue disumane viscere naziste. Ha commesso un altro crimine cinico e sanguinoso, attaccando le aree residenziali della città di Belgorod utilizzando sistemi di razzi a lancio multiplo.
Il 30 dicembre il regime di Kiev ha tentato un attacco combinato indiscriminato sulla città di Belgorod con due missili Vil’cha con munizioni a grappolo vietate, nonché con razzi Vampire MLRS di fabbricazione ceca.
Discorso del rappresentante permanente Vasilij Nebenzja alla riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in relazione agli attacchi a Belgorod.
Quest’anno, in Ucraina, è stato imposto di celebrare il Natale alla occidentale, e cioè il 25 dicembre anziché il 7 gennaio, vietando di fatto ai cristiani ortodossi ucraini di celebrare il Natale secondo il loro calendario.
Discorso di Capodanno del presidente russo Vladimir Putin.
Nel 1956 fu girato un film sovietico, Карнавальная ночь, “La notte di carnevale”, che però parla del Capodanno. Una canzone in esso contenuta è tuttora uno degli inni non ufficiali dell’inizio dell’anno, quando mancano appena cinque minuti.
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