Omofobia, attaccata la sede di Gay Center a Roma

Gay Center – 04/02/2024

Una vera e propria escalation di atti intimidatori accaduti a Roma , rivolti al Gay Center, sede del servizio Gay Help Line 800 713 713, ed alle persone LGBT+, come visibile dal video.

Da mesi alcuni ragazzi, molto giovani, si sono resi responsabili di irruzioni improvvise nella sede dell’associazione, scritte contenenti offese omotransfobiche, persino minacce e insulti a volontariə e utenti. Sino agli ultimi due episodi ripresi anche dalle telecamere nei giorni scorsi, uno dove sono venuti con una mazza da baseball e la hanno battuta contro il muro Rainbow provocando danni, durante l’orario di attività, ed un altro episodio dove hanno gridato Froc*i, hanno usato fumogeni ed imbrattato del marciapiede all’ingresso della sede, con scritte omobitranfobiche.

Attacchi che presentano chiari indicatori di odio omolesbobitransfobico, agiti nel branco. Una modalità che riconosciamo ormai sempre più di frequente nelle strade del nostro Paese. Questa volta rivolti al Gay Center, presidio di tutela e sostegno verso persone LGBT+.La prima reazione è stata di paura, per il fatto di riconoscersi vittime di un attacco diretto.La seconda di preoccupazione, perchè questi atti sono il risultato di un discorso pubblico che incita sempre di più all’odio verso chi continua a essere etichettato come “diverso” e perciò bersaglio di violenza.

Questo conferma l’urgenza e l’importanza di inserire l’educazione all’affettività e al rispetto nei percorsi di istruzione, come Gay Center ha più volte richiesto lanciando una apposita petizione.

Abbiamo sporto denuncia alle forze dell’ordine e pertanto ci auguriamo che le persone responsabili vengano presto identificate.

Come associazione impegnata con progetti educativi nelle scuole e servizi antidiscriminazione come Gay Help Line (numero verde 800713713) chiediamo dunque che vengano rimosse le scritte e facciamo appello al Ministro Valditara di investire nei corsi contro la discriminazione verso LGBT+, affinché si possano prevenire questi comportamenti e ogni luogo di tutela delle persone LGBT+ possa continuare a essere un luogo sicuro di partecipazione.

 

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Un gruppo di ragazzini, filmati da una telecamera di sorveglianza, ha distrutto parte del nostro “Rainbow wall“, il muro arcobaleno simbolo della nostra sede, usato fumogeni, imbrattato il pavimento con frasi sessiste e urlato frasi omofobe come “Fr*cio di me*da“.

Attacchi del genere sono frequenti per noi, ma siamo onestə: NON NE POSSIAMO PIU’!

Non possiamo svolgere il nostro lavoro con la costante paura di essere aggreditə, ma soprattutto non possiamo permettere che le centinaia di persone LGBT+ che supportiamo ogni settimana possano considerare la nostra “casa” come luogo non sicuro.
Un crimine d’odio è un crimine d’odio, indipendentemente dalla velocità con cui il fumo è scomparso!

Dobbiamo essere più forti che mai.

Dobbiamo alzare la voce.

Dobbiamo sapere che non siamo soli.

Grazie a tuttə coloro presenti ieri sera al sit in che abbiamo organizzato accanto alla nostra sede, ma anche a tuttə coloro che ci stanno sostenendo da lontano…come puoi fare anche tu.
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Gay Center/Gay Help Line

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