Roma, 10 Febbraio: “Giorno della menzogna” – Presidio contro il revisionismo di Stato sulle foibe

Antifasciste e Antifascisti romani

 

*Appello contro il Revisionismo di Stato*  

*10 Febbraio: Noi Ricordiamo tutto!*


Contestiamo fermamente l’operazione politica e di revisionismo storico che sono alla base  del Giorno del Ricordo, istituito per ricordare le vittime delle foibe. Tale giorno viene celebrato non a caso il 10 febbraio, giorno in cui vennero firmati a Parigi, nel 1947, i trattati di pace tra l’Italia e le potenze vincitrici della seconda guerra mondiale. Trattati che determinarono la perdita dell’Istria e della Dalmazia. Con tale operazione viene imposta al Paese, come verità di Stato,  una narrazione mistificata e ideologica della vicenda riguardante le foibe. Una narrazione che fa propria la versione del revisionismo storico neofascista e che decontestualizza tale vicenda,  occultando clamorosamente le vittime e le atrocità che subirono drammaticamente sia gli antifascisti che le popolazioni slave che vivevano in Venezia Giulia, Istria, Dalmazia e Carnaro.

Noi invece vogliamo ricordare tutto, a 360 gradi. La vicenda delle foibe è, infatti, ben più complessa di quella che ci vorrebbero imporre tramite una legge ideologica che reinterpreta in chiave negazionista la Storia di quel drammatico periodo, ribaltando i ruoli tra vittime e carnefici e negando le violenze e gli eccidi compiuti dagli italiani e dai tedeschi   in quelle terre martoriate. Le foibe, utilizzate anche dai fascisti e dai nazisti, furono la conseguenza del clima di odio e violenza prodotto prima dalla dittatura del ventennio fascista e poi dall’occupazione nazifascista. Clima che si concretizzò con una feroce repressione nei confronti della popolazione slava che aveva convissuto pacificamente con quella italiana fino a quel momento, con i massacri, le fucilazione, le impiccagioni, i villaggi bruciati e i campi di sterminio in cui perirono soprattutto civili. Una feroce repressione che provocò  la morte di circa 13 mila persone slave nei lager italiani, oltre a 2.500 persone durante azioni di combattimento e 1.500 civili uccisi in atti di rappresaglia dai nazifascisti.

 

Perché occultare clamorosamente tutto ciò? Perché non riconoscere che tra gli infoibati non ci furono solo vittime innocenti, ma anche torturatori e assassini che si macchiarono di crimini inenarrabili nei confronti della popolazione civile colpevole solo di non essere di lingua italiana o di opporsi prima al regime fascista e poi all’occupazione nazifascista? Ovviamente nessuno nega che ci siano stati anche eccessi, vittime innocenti, vendette personali, come spesso accade in questi casi, ma tutto ciò non può ribaltare il significato della Storia di quel periodo.

Tuttavia, notiamo con preoccupazione come gli eredi politici di quel regime, mossi da un sentimento di rivalsa, e una parte di sedicenti democratici di ispirazione liberale tentino di distorcere la storia per assolvere i crimini del nazifascismo e infangare la lotta di Liberazione, trasformando impropriamente la vicenda delle foibe in una sorta di shoah italiana. Questa narrazione non solo rappresenta un clamoroso falso storico, ma è anche una chiara operazione politica intesa a sminuire il ruolo della Resistenza nel nostro Paese, con l’obiettivo di cancellare le radici popolari e antifasciste della nostra Repubblica. Fortunatamente ci sono storici che continuano a lavorare e documentare seriamente i fatti, senza farsi condizionare da letture ideologiche e dal negazionismo imposto da una legge di stato che reinterpreta tale vicenda per finalità che nulla hanno a che fare con la verità storica che noi, invece, rivendichiamo con forza contro ogni forma di revisionismo.

Per manifestare contro il Revisionismo di Stato invitiamo tutti a partecipare al presidio che si terrà sabato 10 febbraio, a partire dalle ore 11.00, dinanzi al Museo della Liberazione in via Tasso n. 145, un luogo altamente simbolico che ci ricorda non solo la ferocia nazifascista, ma anche l’eroismo dei martiri della Resistenza, portando un fiore in ricordo di coloro che combatterono per conquistare la libertà e la democrazia.

*Le Antifasciste e gli Antifascisti romani*

 

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