Ancora nuove iniziative si susseguono in Sardegna per tentare di fermare il terribile massacro della popolazione civile a Gaza e in Palestina.
Ieri pomeriggio a Cagliari si è svolto un affollato sit-in, davanti alla sede locale della RAI, in viale Bonaria. Alla chiamta del “Comitato sardo di solidarietà con la Palestina” hanno risposto circa duecento persone, fra cui numerosi studenti, che hanno preso parte all’iniziativa, con lo scopo di mettere in evidenza le false narrazioni dei media ufficiali sugli avvenimenti in Palestina che, di fatto, avvallano l’orrenda carneficina in corso da parte delle forze armate israeliane. Gli interventi dei rappresentanti della comunità palestinese in Sardegna e dei portavoce delle numerose associazioni presenti hanno pesantemente criticato il ruolo della stampa e della RAI in particolare, nell’indirizzare l’opinione pubblica verso la presunta legittimità dell’“azione militare” di Israele, contrapposta ai “terroristi” di Hamas. Il terrore, se di Stato, non viene definito terrorismo, lo si chiama magari “operazione di bonifica”, orribile termine usato dai vertici dello Stato israeliano, che ci racconta a quale livello sia giunta la disumanizzazione.
Oggi, sabato 17 febbraio, si è svolto un sit-in ad Iglesias, nella centrale piazza Sella, lanciato dalla Parrocchia del Cuore Immacolato, Comitato Riconversione RWM e Rete War Free che hanno raccolto le adesioni delle principali realtà della società civile del Sulcis Iglesiente. Difficile stabilire l’entità numerica dei partecipanti, visto che molti passanti si soffermavano solo temporaneamente, ma stimerei sui centocinquanta-duecento, anche qui con una buona percentuale di giovani.
E’ stato importante che anche il mondo cattolico si sia messo in gioco apertamente, dando una piccola dimostrazione che i discorsi di Francesco contro il connubio armi e guerra non sono del tutto andati nel vento. Letture di poesie e testimonianze. Negli interventi spazio alle riflessioni sull’utilizzo del territorio sardo per la fabbricazione e la sperimentazione degli armamenti bellici., in un’atmosfera di commozione e rabbia.
Iniziative che continueranno nei prossimi giorni, con un evento a Cagliari al TSE (via Sella 17) con musica, video e ricordi per la Palestina.
Quando tutto sembra andare contro, andare avanti.
Carlo Bellisai Redazione Pressenza Sardigna |