Davide Donateo – 08/03/2024
Nel suo discorso sullo stato dell’Unione, il presidente Joe Biden ha lanciato una sfida aperta al presidente russo Vladimir Putin, dichiarando con fermezza che gli Stati Uniti “non si inchineranno” alla Russia e che continueranno a sostenere l’Ucraina nel suo conflitto con il gigante russo.
Biden ha accusato Putin di cercare deliberatamente di “seminare il caos in tutta Europa”, lanciando un monito chiaro: “Se qualcuno pensa che Putin si fermerà in Ucraina, vi assicuro che non lo farà”. Nel suo appello ai repubblicani, ha esortato ad abbandonare il blocco degli aiuti militari a Kiev, sottolineando che “l’Ucraina può fermare Putin se stiamo al suo fianco e forniamo le armi di cui ha bisogno per difendersi”.
Tuttavia, la retorica di Biden non è rimasta senza risposta. Mentre gli Stati Uniti intensificano il loro impegno a favore dell’Ucraina, la NATO rafforza la sua presenza militare in Europa orientale. Il recente annuncio del dispiegamento dei sistemi missilistici Patriot in Lituania entro il 2024 ha messo ulteriormente in allarme Mosca.
Il ministro della Difesa lituano, Arvydas Anusauskas, ha dichiarato che il sistema di difesa aerea rotazionale “aumenterà significativamente le nostre capacità di difesa aerea”, ma la Russia vede questo passo come parte di una crescente minaccia alla sua sicurezza nazionale. Le dichiarazioni della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, avvertono che lo stazionamento di ulteriori forze straniere in Lituania “porta solo all’escalation delle tensioni militari”.
La NATO, guidata dagli Stati Uniti, continua a consolidare la sua presa nella regione, e il segretario generale Jens Stoltenberg avverte che l’alleanza occidentale deve prepararsi a uno scontro che potrebbe perdurare per decenni.
La tensione tra Biden e Putin è palpabile, con entrambi i leader che mantengono posizioni ferme. Mentre Biden si rifiuta di inviare truppe americane direttamente contro la Russia, la presenza militare della NATO nelle nazioni confinanti mette a dura prova i nervi della Russia.
In questo scenario incandescente, la diplomazia rischia di passare in secondo piano, lasciando spazio a una pericolosa escalation militare. La situazione richiede un approccio ponderato e il dialogo, ma con Biden che alza il livello delle tensioni, resta da vedere se sarà possibile evitare il precipizio di una crisi più ampia nell’Europa orientale.