Redazione News Academy – 09/03/2024
Venerdì scorso, il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha tenuto un colloquio con l’ex presidente degli Stati Uniti e candidato repubblicano alle elezioni presidenziali, Donald Trump, presso la lussuosa residenza di Trump a Mar-a-Lago, in Florida. L’incontro è stato seguito da un post video pubblicato da Orbán su Facebook, nel quale ha sottolineato la necessità di pace per l’Ungheria, identificando Donald Trump come la figura chiave per raggiungerla.
Orbán ha elogiato Trump come “il presidente della pace”, affermando che durante il suo mandato ha ottenuto il rispetto a livello mondiale e ha creato le condizioni per la stabilità internazionale. Ha citato specificamente la pacificazione del Medio Oriente e dell’Ucraina durante la presidenza di Trump come esempi concreti di un’era di tranquillità.
Secondo Orbán, l’attuale scenario internazionale avrebbe potuto essere molto diverso se Trump fosse ancora al potere negli Stati Uniti, suggerendo che la sua leadership avrebbe impedito l’attuale conflitto e promosso una maggiore armonia a livello globale.
“Abbiamo concordato che ci sarà pace quando ci saranno leader mondiali che vogliono la pace”, ha sottolineato il primo ministro ungherese, orgoglioso che “l’Ungheria sia uno di questi paesi”.
Il primo ministro ungherese ha ribadito l’importanza di avere leader mondiali desiderosi di pace e si è vantato del fatto che l’Ungheria è uno di questi paesi. Orbán e Trump hanno concordato sulla presenza di numerose opportunità nelle relazioni economiche tra Stati Uniti e Ungheria, nonostante il già significativo fatturato commerciale di oltre 9 miliardi di dollari.
Riguardo alle elezioni negli Stati Uniti, Orbán ha riferito che la campagna procede a ritmo sostenuto. Ha sottolineato che spetta agli americani prendere la propria decisione, ma ha dichiarato apertamente che sarebbe vantaggioso per il mondo e per l’Ungheria se Donald Trump tornasse a guidare gli Stati Uniti. Concludendo il suo discorso, Orbán ha espresso il desiderio di un futuro pacifico e prospero con Trump alla guida.
