Rivoluzione Ecologista Animalista – 07/05/2024
Con la scusa delle imprese agricole, il Ministro Lollobrigida mette mano sulla Forestale
Esprimiamo il nostro disappunto in merito alla gravissima situazione derivante dal decreto-legge recante “Disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, nonché per le imprese di interesse strategico nazionale” approvato in sede del Consiglio dei Ministri, nella giornata di ieri, lunedì 6 maggio. La revisione introdotta dal Ministro Francesco Lollobrigida è uno schiaffo alla tutela della fauna selvatica e della biodiversità. Dichiara Gabriella Caramanica, Segretario Nazionale del Partito Politico Rivoluzione Ecologista Animalista-Rea.
Con questo decreto il governo ha voluto scientemente trovare un escamotage per mettere mano sulla gestione della fauna selvatica e le forze armate dei Forestali che dovrebbero in realtà sottostare all’Ambiente. Infatti, col decreto-legge, il “Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dipende funzionalmente dal Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste”.
Grazie alla strategia di contenimento di fantomatici “virus”, il Ministero è riuscito ad accaparrarsi la Forestale e a far passare una strategia di abbattimenti indiscriminati. E chi cercherà di difendere gli animali, intralciando le attività di abbattimento sarà passibile di fermo e di identificazione.
Più che sostenere gli agricoltori, il ministero sta accentrando i suoi poteri. E così, i fondi destinati ai danni da selvatici o alla costruzione di barriere fisiche serviranno probabilmente per il loro abbattimento. Il Caro ministro Lollobrigida sta attuando una vera e propria agenda di distruzione della fauna e degli ecosistemi.
Cosa sta facendo l’On. Brambilla che tanto millanta il suo Decreto sui Maltrattamenti. E’ una vergogna. Anziché imbracciare il fucile, i fondi dovevano essere destinati ai professionisti e ai ricercatori del settore. A cosa servono i nostri Etologi, Agronomi, Naturalisti o Biologi. Poi non lamentiamoci della fuga dei cervelli. Avremmo auspicato una maggiore collaborazione tra ambiente e agricoltura. Se vogliamo parlare di transizione Green ed ecosistemi sono necessarie maggiori tutele e più professionisti. Conclude il Segretario Nazionale.