[SerenoRegis] Le parole degli studenti come coscienza di una nazione

Rassegna 10/05/2024

La mia vita è il mio messaggio. (M. K. Gandhi)

n. 29/2024 | venerdì 10 maggio

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Campagna di Obiezione alla guerra

“Diciamo no alla chiamata alle armi, alla mobilitazione militare, all’ipotesi di ritorno della leva obbligatoria. Ci dichiariamo da subito obiettori di coscienza”: è questo il messaggio che il Movimento Nonviolento lancia con la Campagna di Obiezione alla guerra.

Aderisci anche tu!

Riflessioni

L’intelligenza artificiale al servizio della guerra | Rita Vittori

Si sta parlando molto in alcune testate giornalistiche di un libro di Antony Loewenstein, giornalista investigativo australiano-tedesco: Laboratorio Palestina. Come Israele esporta la tecnologia dell’occupazione in tutto il mondo, Fazi Editore. La sintesi che l’autore ne fa in un’intervista su «il Manifesto» non sorprende, ma inquieta comunque pensando alle possibili future applicazioni in altri contesti politici.

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Le parole degli studenti come coscienza di una nazione | Chris Hedges

NEW YORK CITY. Sono seduto su una scala antincendio di fronte alla Columbia University con tre organizzatori della protesta contro Gaza della Columbia University. È notte. La polizia di New York, di stanza dentro e fuori i cancelli del campus, ha messo il campus in isolamento. Le strade sono bloccate da barricate. A nessuno, a meno che non viva in una residenza del campus, è permesso di entrare.

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Israele vuole distruggere Gaza e annettere la Cisgiordania: Ma cosa vuole Gaza? | Ramzy Baroud

Coloro che insistono nell’usare un linguaggio “neutro” nel descrivere la crisi in Palestina stanno danneggiando il popolo palestinese al di là delle loro parole apparentemente innocue. Questo linguaggio moralmente non impegnativo e intermedio è ora all’opera a Gaza. Qui, il danno di questa “imparzialità” è maggiore.

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Hind’s Hall: Srotolare l’amore da una finestra | Kathy Kelly

Il 30 aprile, quando i manifestanti della Columbia University hanno preso possesso della Hamilton Hall, l’hanno ribattezzata “Hind’s Hall”, facendo cadere un grande striscione dalle finestre sopra l’ingresso dell’edificio. Si tratta di una sala notoriamente occupata dagli studenti nelle proteste del 1968 contro la guerra del Vietnam e contro il razzismo Jim Crow negli Stati Uniti. 

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Elezioni in India: flussi elettorali in calo mentre cresce la polarizzazione | Daniela Bezzi

In un tripudio di ghirlande, manifesti con il fior di loto ovunque, folle di fans abbigliati in tutte le tonalità dell’arancione (il colore d’ordinanza del Bharatya Janata Party al governo dell’India da ben due mandati), nelle elezioni in India ha votato ieri anche Narendra Modi. Lo ha fatto nella sua città natale, Gandhinagar nello stato del Gujarath di cui è stato amministratore fino alle elezioni che nel 2014 lo hanno consacrato Primo Ministro.

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La distruzione di Gaza DOVREBBE radicalizzare le persone | Caitlin Johnstone

Quello che sta accadendo a Gaza dovrebbe radicalizzarvi. Dovrebbe assolutamente farlo. In questo momento, mentre la sua stessa criminalità raggiunge il culmine, la classe politico-mediatica occidentale si sta agitando con crescente stridore sul fatto che i giovani si “radicalizzano” e si rivoltano contro il loro governo grazie alla diffusione di informazioni e idee nelle manifestazioni dei campus e su TikTok.

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Le proteste di massa nelle università statunitensi per Gaza: Cosa dobbiamo aspettarci? | Ramzy Baroud

Migliaia di studenti americani in tutto il Paese non stanno protestando, mettendo a rischio il proprio futuro e la propria sicurezza, a causa di un odio patologico per il popolo ebraico. Lo stanno facendo in segno di totale rifiuto e di giustificata indignazione per le uccisioni di massa compiute dallo Stato di Israele contro i palestinesi indifesi di Gaza.

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Gli studenti della Columbia sono “malati nel cuore” – proprio come lo eravamo noi nel ’68 | Mark Rudd

Qual è la risposta etica quando si assiste a un grande crimine morale? Voltarsi dall’altra parte e lasciarsi distrarre? Fingere che non esista? Oppure riconoscere il crimine per quello che è e promuovere una qualche azione per cercare di fermarlo?

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Guerra, denaro e università | Robert C. Koehler

La politica umana – dal globale al locale – resta frammista a odio, dominazione e …beh, disumanizzazione. Ci siamo organizzati in tutto il pianeta attorno a un principio primario: l’esistenza di un nemico. 

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Topi di biblioteca

Libri consigliati (e non solo novità) dalla Biblioteca del Centro Studi Sereno Regis

Leggi la recensione di Massimiliano Fortuna

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Venerdì 10 maggio 2024 | Presentazione del libro di Vito Alfieri Fontana
con Antonio Sanfrancesco, “Ero l’uomo della guerra”
Lunedì 6 maggio 2024 | Paola Campassi e Luca Giunti per la nuova edizione di “Discorso sulla caccia” di Laura Conti
Lunedì 15 aprile 2024 | Domenico e Nanni un percorso per la pace nonviolenta

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