[Rete Ambientalista] Ragazzi, pronti ad andare a combattere in Ucraina?

Rassegna 16/05/2024

Ragazzi, pronti ad andare a combattere in Ucraina?

Gruppo di ragazzi pronti
Il servizio militare di leva – della cui reintroduzione si sta discutendo sempre più spesso – è stato ‘sospeso’ ma non abolito, per cui potrebbe essere ripristinato con effetto immediato: “…se una grave crisi internazionale nella quale l’Italia è coinvolta direttamente o in ragione della sua appartenenza ad una organizzazione internazionale giustifica un aumento della consistenza numerica delle Forze armate” (art. 1929, Codice Ordinamento Militare, D. Lgs. 66/2010 ).

La Brigata Ebraica nella storia della Resistenza.

Le manifestazioni in occasione della festa della Liberazione hanno riportato all’onore della cronaca  Brigata Ebraica, i cui membri – per lo più composti da ebrei romani e armati di bandiere israeliane oltreché di quelle storiche della Brigata – si sono fronteggiati con l’ampia parte di corteo che inneggiava alla liberazione della Palestina. Cos’è stata la Brigata Ebraica?  Quale fu il suo peso nella liberazione italiana dal nazi-fascismo? Per quale ragione è stata pressoché ignorata dalla storiografia per decenni (con conseguente medaglia d’oro al valor militare tardivamente consegnata dal Presidente della Repubblica)? E’ riemersa  negli ultimi anni come caso mediatico  frutto di una operazione di sapore politico? Alcune risposte se clicchi qui.

Moni Ovadia celebra il 9 maggio.

“A guerra non ancora terminata, appena morto Roosevelt, Henry Truman, nuovo presidente Usa individuò nell’Unione Sovietica il nemico ideale del dopoguerra. Gli apparati di propaganda del governo, del Pentagono e dei servizi segreti statunitensi approntarono un’ infernale campagna di propaganda basata su una miscela tossica di russofobia e anticomunismo isterico per rappresentare l’Urss come il regno del male. Alcune istituzioni, create espressamente, seminavano le menzogne più infami. L’Europa comunitaria progressivamente sintonizzandosi sulla temperie stelle e strisce ha finito con l’allinearsi alla stessa propaganda, sulla spinta di governi fascistoidi di alcuni paesi dell’Europa dell’Est, fino alla perversione di apparentare comunismo e nazismo con l’intenzione di criminalizzare la Federazione Russa. Tutto ciò ha portato a ignorare artatamente la ricorrenza del 9 di maggio, a gettare l’oblio sul sacrificio di 27 milioni di cittadini russi e sovietici.” Clicca qui Moni Ovadia. 

Mussolini ha fatto anche cose buone.

Ad esempio. Fece arrivare i treni in orario, Avviò la politica delle case popolari. Diede vita al sistema pensionistico. Bonificò le paludi.  Debellò la malaria. Aiutò i popoli colonizzati a migliorare la loro condizione selvaggia.  Valorizzò le capacità guerriere del popolo italiano. Creò il fascismo che  ispirò popoli in tutto il mondo.  

Leggende metropolitane? Il fascismo buono? Ovvero idiozie che continuano a circolare? In questo libro, di  poco più di cento pagine,  Francesco Filippi con rigore storico e scientifico, ricostruisce le voci di popolo che hanno avuto interesse a diffondere perché con il fascismo l’Italia non facesse mai, definitivamente, i conti. Clicca qui

Non uccidere rispetta la vita. GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’OBIEZIONE DI COSCIENZA AL SERVIZIO MILITARE  Clicca qui 

W obiettori russi, bielorussi, ucraini, israeliani e palestinesi.

Nella giornata internazionale dell’Obiezione di coscienza, il Movimento Nonviolento rilancia la Campagna di Obiezione alla guerra a sostegno degli obiettori di coscienza, renitenti alla leva, disertori,  russi, bielorussi, ucraini, israeliani e palestinesi, per i quali chiediamo che l’Europa apra loro le porte e li accolga con il riconoscimento dello status di rifugiati politici. Chiediamo anche a tutti gli italiani, uomini e donne, giovani e adulti, di sottoscrivere la Dichiarazione di Obiezione di coscienza, per dire no alla chiamata alle armi e ottenere l’istituzione dell’Albo degli obiettori di coscienza che non possono essere richiamati per la guerra, ma che vogliono difendere i principi costituzionali con la difesa civile non armata e nonviolenta. Il modulo da compilare si trova sul sito azionenonviolenta.it

Modello Genova.

Avanti con le grandi opere!
La Diga? È sostanzialmente per Spinelli”. L’ammissione è di Giovanni Toti, colta dagli inquirenti in ascolto. Il presidente ligure parlava (intercettato) con l’ex presidente del porto di Genova, Paolo Emilio Signorini (ora in carcere). Il tema è la diga foranea di Genova, l’opera più importante del Pnrr. Il principale beneficiario, dunque, secondo il duo sarebbe Aldo Spinelli (detenuto ai domiciliari). L’opera consentirebbe l’accesso al porto delle navi di grandissime dimensioni. I lavori sono affidati senza gara al gigante WeBuild di Pietro Salini. Dovevano avanzare fino al 12% del completamento entro la fine del 2023, invece sono fermi al 2,5%. Il costo era stimato in 300 milioni ma è lievitato fino a 1,3 miliardi. 
Non stupisce il faro acceso dall’Anac: l’autorità anticorruzione a marzo scorso ha pubblicato un documento denunciando scarsa trasparenza e l’esplosione dei costi; poi ha consegnato le carte alla procura di Genova e a quella europea. Oggi il presidente Anac Giuseppe Busia ha presentato la relazione annuale sull’attività dell’Autorità. Un passaggio è dedicato alla diga di Genova, con un nuovo allarme sull’aumento della spesa pubblica. 
Intanto, la Lega si sgola per salvare le grandi opere, non solo in Liguria. “Verrò a inaugurare la posa in acqua del primo cassone della diga di Genova – ha dichiarato Matteo Salvini – Spero che nessuno usi le inchieste per bloccare lo sviluppo del Paese, da Nord a Sud”. Il Capitano pensa anche al Ponte di Messina. Vorrebbe replicare il modello Genova: affidamento diretto, senza gara, al consorzio Eurolink capeggiato sempre da WeBuild. “Il  Fatto” di domani racconterà nuovi retroscena sulla grande opera.

Toti, il sindaco Bucci e le intercettazioni sul polo chimico.

Un deposito chimico pericoloso, il progetto di spostarlo dal quartiere popoloso di Genova dove si trova in un’area portuale, il sindaco Marco Bucci e il governatore Giovanni Toti che caldeggiano l’operazione. C’è però un problema: il Comitato tecnico regionale che si occupa del nullaosta dice no, operazione troppo rischiosa. Succede però che lo stesso Comitato, un paio di mesi dopo, cambi idea: parere favorevole. E succede anche che su quel parere si addensino i sospetti di mafiosità di un’associazione di cittadini di Sampierdarena, il quartiere del porto dove i serbatoi chimici devono essere trasferiti, in un luogo che si chiama Ponte Somalia. Al punto da farne  un esposto alla magistratura. Clicca qui.

Le corruzioni sopra la diga di Genova.

Dopo aver letto dell’inchiesta per corruzione che coinvolge l’ex presidente del porto Signorini e il presidente della Regione Toti, devo iniziare a pensare che questa operazione insensata sia giustificata solo da motivi non tecnici ma di interessi, quali saranno i giudici a specificarlo». Sta di fatto, ribadisce l’ingegnere superesperto di porti “sul piano tecnico, questo progetto da un miliardo e 300 milioni finanziato dal Pnrr è un’avventura pericolosissima e costosissima senza senso. Le alternative ci sono”. Clicca qui.

Campagna fuori dal fossile.

L’iniziativa della manifestazione a Roma , a partire dalle ” vertenze più attive in corso”, intende essere un J’accuse nei confronti delle note inadempienze dei governi (e in particolare di quello Meloni che va “a tutto fossile-nucleare”), spedendo e protocollando in quella sede l’aggiornamento dei vari dossier, mentre sotto “quel palazzo di potere”  si alza la parola dell’agorà dei movimenti/reti/comitati eco-energetici-ambientalisti-sociali che aspirano ad una società giusta-solidale-pulita. Clicca qui.

Stati generali contro l’eolico e il fotovoltaico a terra.

Convocati  a Roma da COALIZIONE ARTICOLO 9, formata da numerose associazioni nazionali e comitati territoriali, in questa occasione da Italia Nostra, Amici della Terra, Mountain Wilderness, Ente Nazionale Protezione Animali, ProNatura, AssoTuscania, Altura, l’Altritalia Ambiente, Crinali Bene Comune, Rete Resistenza dei Crinali, Associazione Italiana Wilderness AIW, Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli, LIPU Puglia e Basilicata, Centro Parchi Internazionale, Salviamo il Paesaggio, GRIG Gruppo Intervento Giuridico, Comitato per la Bellezza, Comitato per il Paesaggio, Emergenze Cultura.

L’unica soluzione è la decrescita.

Sebbene il Pil italiano sia cresciuto di circa il 25% dal 1988 ad oggi, il 70% degli italiani non ha goduto di alcun incremento nel proprio reddito in termini reali. Questo perché i più ricchi si sono accaparrati la stragrande maggioranza di tale crescita. Siamo stati disposti a sacrificare la nostra salute, i nostri diritti come lavoratori, il tempo libero, siamo stati disposti ad accettare lo smantellamento dello stato sociale in nome del rilancio della crescita economica. Una crescita considerata misura del benessere collettivo mentre in verità sacrifica le vite di molti per il profitto di pochi.

Focalizzandoci sul cambiamento climatico, scopriamo che in Italia il 10% più ricco è responsabile per una quota di emissioni pari a quella del 50% più povero. E ancora più sconcertante è che l’1% più ricco, un gruppo composto da soli 600mila individui, genera una quota di emissioni pari ai 12 milioni di italiani più poveri.

Occorre una decrescita: clicca qui Riccardo Mastini. Sarebbero necessari tre interventi essenziali: Il primo è assicurare a tutti un reddito di base così da poter condurre un’esistenza dignitosa, finanziandolo ad esempio con una una tassa patrimoniale progressiva. Inoltre, serve assicurare a tutti l’inclusione lavorativa, redistribuendo il quantitativo totale di ore di lavoro in maniera equa. Infine, occorre investire in servizi pubblici universali di alta qualità che sono più efficienti da gestire in termini di costi economici ed impatti ambientali rispetto ai loro omologhi privati.

Pfas nelle acque potabili del Piemonte.

Come evidenzia  la mappa pubblicata da Greenpeace Italia, secondo i dati degli enti pubblici, 125 mila piemontesi potrebbero aver bevuto acqua contaminata dai cancerogeni Pfas. In questa regione ha sede l’unica produzione ancora attiva di questi composti in Italia: il polo chimico di Solvay Specialty Polymers a Spinetta Marengo, nel comune di Alessandria. Si tratta di uno stabilimento che è noto da tempo per essere la principale fonte di contaminazione del bacino del Po.  Clicca qui il report di Greenpeace. 

Presidio a Fano all’ex zuccherificio.

Contro l’insediamento dell’industria insalubre di 2a classe. Clicca sulla locandina. 

Pozzi inquinati a Roma Sud: solfati a 258 milligrammi per litro.

In via della Zoologia, nel comune di Pomezia, località Santa Palomba. E’ un’area industriale al confine con il IX municipio di Roma Capitale e con il quadrante del Laurentino. Appartengono alla Mercitalia Logistics del Gruppo Ferrovie dello Stato. Non è la prima volta che le ispezioni dei riscontrano grosse criticità, tali da costringere la chiusura dell’erogazione di acqua. 

Nella stessa area due dirigenti dell’ENI sono finiti sul registro degli indagati per il reato di inquinamento ambientale: la  progressiva fuoriuscita di carburante dai serbatoi aveva provocato, l’inquinamento dei terreni circostanti e interessando in maniera irreversibile la falda acquifera.

In sordina nuovi limiti per i campi elettromagnetici.

Sotto il più completo silenzio della grande informazione – sono entrati in vigore i nuovi limiti elettromagnetici, che in Italia erano in vigore da 21 anni: un limite giudicato cautelativo e frutto di un compromesso scientifico, tra le esigenze di sviluppo delle telecomunicazioni e di minimizzazione del rischio di esposizione. Ora, la legge sulla Concorrenza, ha definito il nuovo tetto da non superare, entrato in vigore a fine aprile: 15 V/m, due volte e mezzo il valore precedente. Clicca qui.

Ispezioni nelle sedi Novamont.

Procedimento istruttorio  dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato con l’ausilio del nucleo Antitrust della Guardia di finanza. “Non secondario l’aspetto ambientale: la tutela di un processo competitivo aperto, nel settore delle bioplastiche serve a raggiungere gli obiettivi di tutela ambientale perseguiti dal legislatore europeo e nazionale, poiché potrebbe far emergere bioplastiche alternative e più efficienti rispetto al Mater-Bi e favorire anche, da un punto di vista dinamico, lo sviluppo di prodotti eco-compatibili più economici o di miglior qualità”. Clicca qui.

Nube tossica su Bolzano a causa dell’incendio di Alpitronic.

«I primi risultati – fa sapere la Provincia Autonoma in una nota – mostrano che non c’è stata una contaminazione a causa dei movimenti dell’aria e della conseguente miscelazione. Direttamente sul posto non sono state rilevate concentrazioni insolite” .
Nessuna traccia di  HCL (acido cloridrico), HCN (acido cianidrico), ossidi di azoto (NOx) e cloro». Sembra incredibile alla sola vista delle immagini. Clicca qui
Movimento di lotta per la salute Maccacaro tramite RETE AMBIENTALISTA – Movimenti di Lotta per la Salute, l’Ambiente, la Pace e la NonviolenzaSito: www.rete-ambientalista.it

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movimentolotta.maccacaro@gmail.com – lino.balza@pecgiornalisti.it  

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