[Pressenza] Comune di Viterbo e AISM insieme per l’inclusione e per l’accessibilità culturale

Rassegna 27/06/2024

Superando.it

Segnaliamo la pubblicazione in Superando.it dei seguenti articoli

Comune di Viterbo e AISM insieme per l’inclusione e per l’accessibilità culturale
Il Comune di Viterbo e l’AISM hanno sottoscritto un protocollo d’intesa volto a favorire l’inclusione sociale e a migliorare l’accessibilità dei musei e dei luoghi di interesse culturale del territorio per le persone con disabilità motorie e sclerosi multipla. L’accordo prevede varie iniziative, tra cui la celebrazione della Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla, una mappatura dettagliata dei poli museali e delle aree archeologiche, lo sviluppo di modelli di accessibilità per favorire la partecipazione attiva delle persone con disabilità nella vita della comunità e altro ancora
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Un’esperienza di vacanza lontano da casa, completamente accessibile e inclusiva
Anche quest’anno la Fondazione Time2 di Torino proporrà dai prossimi giorni di fine giugno il proprio “Summer Camp”, vacanza in alta Val di Susa per giovani con disabilità, per far vivere loro un’esperienza lontano da casa, spesso la prima, completamente accessibile e inclusiva, con il sostegno, dove necessario, di operatori altamente specializzati. E quest’anno, per la prima volta, Time2 ha pensato a un’offerta anche per i genitori, ovvero un percorso residenziale immersivo di riflessione e condivisione in programma a fine luglio
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Un reportage su un progetto di vita autonoma indipendente libera
Un filmato di un quarto d’ora circa, sottotitolato e liberamente disponibile a tutti e tutte, racconta come si è articolata l’esperienza di “V.I.A Libera! Incursioni ed esperienze di vita autonoma indipendente libera”, progetto promosso dal CDH (Centro Documentazione Handicap)-Cooperativa Accaparlante di Bologna, culminato nella sperimentazione di alcune settimane di autonomia, per altrettante persone con disabilità, in un ostello di Bologna
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Edilizia abitativa sociale in Sardegna: emergenze e nuove opportunità
«Le persone con disabilità alla ricerca di porzioni urbane a loro facilmente accessibili; i soggetti economicamente a rischio che necessitano di alloggi a buon mercato; i cittadini stranieri in cerca di integrazione. La sfida odierna è trovare soluzioni flessibili, adattabili a diverse tipologie di problemi. E in tal senso, l’edilizia abitativa sociale o housing sociale sembra essere uno fra gli strumenti urbanistici più duttili attualmente a disposizione dei Comuni»: lo scrive Pierfrancesco Lostia, che esamina nello specifico il caso della Sardegna in questo àmbito
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Lazio: una richiesta di cambiamento che parte dal basso
«Due recenti articoli pubblicati da Superando – scrive Roberto Toppoli -, il primo di Fausto Giancaterina, il secondo di Salvatore Nocera, ci hanno sollecitato a presentare a Lettori e Lettrici della medesima testata un’iniziativa nata a Roma, su impulso di alcuni operatori sociali e familiari di persone con disabilità, ossia la costituzione del Comitato I.SO.LA. (Comitato per l’Integrazione Socio-Sanitaria nella Regione Lazio), nato per promuovere e favorire la realizzazione di una compiuta integrazione sociosanitaria nella nostra Regione»
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La lezione di Gabriele è di non confondere cause ed effetti
«All’assunzione di una nuova consapevolezza può servire la vicenda di mio figlio con autismo – scrive Gianfranco Vitale, che tale vicenda aveva raccontato sulle nostre pagine -, a non confondere cioè cause ed effetti, intervenendo radicalmente su un sistema che fa acqua da tutte le parti, anziché cercare capri espiatori che spesso fanno solo da parafulmine a responsabilità che risiedono molto più in alto. Occorre fare del welfare e della salute una priorità assoluta, perché non si possono più scaricare sulle famiglie oneri che appartengono allo Stato. Basta elemosine: diritti, non elemosine!»
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Coinvolgere persone con disabilità nel recupero di cibo invenduto
«Coinvolgere persone con disabilità in un’esperienza di volontariato e di cittadinanza attiva, nel recupero di cibo invenduto: lo faremo a Milano in settembre e sulla base degli esiti della prova decideremo se e come sviluppare il progetto in altri territori del Milanese»: così dal progetto lombardo “Nuove Rotte – Nuove vie per l’inclusione”, che promuove l’inclusione sociale delle persone con disabilità, viene presentata un’iniziativa organizzata in collaborazione con l’Associazione milanese RECUP, che tra le proprie attività è impegnata appunto nel recupero del cibo invenduto nei mercati
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Bene le semplificazioni e gli alleggerimenti per il Terzo Settore
«Il via libera definitivo a questo Disegno di Legge è un importante risultato, atteso soprattutto dalle piccole e piccolissime realtà del non profit, che rischiavano di essere penalizzate da alcune norme della Riforma del Terzo Settore»: così Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum del Terzo Settore, commenta l’approvazione definitiva del Disegno di Legge “Disposizioni in materia di politiche sociali e di enti del Terzo settore”. «I vari alleggerimenti burocratici e amministrativi – aggiunge – renderanno più agevoli e sostenibili le attività a favore della collettività svolte dal Terzo Settore»
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Da un progetto “per loro” a un progetto “con noi”
«L’Italia in cinquant’anni ha fatto tanto sia a livello civile che ecclesiale. Ho la fortuna di incontrare tante nazioni estere, ci dicono che la Chiesa italiana è pioniera. La sfida più grande è stata nell’essere passati da un progetto “per loro” a un progetto “con noi”»: lo dice Suor Veronica Amata Donatello, responsabile del Servizio Nazionale per la Pastorale delle Persone con Disabilità della CEI (Conferenza Episcopale Italiana), incontrata da Simone Fanti
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Disabilità: una parola alla volta
«L’impegno per la promozione e il rispetto dei diritti umani delle persone con disabilità è composto da azioni molto differenti fra loro. La prima, assolutamente necessaria, è quella associativa, cioè quella di riconoscersi come compagni uniti dalla stessa volontà di emancipazione. Sono poi indispensabili le attività in campo politico, sociale, legale, tecnico. Ma senza un’adeguata attenzione alla comunicazione, tutti questi sforzi sembrano essere vani»: lo scrive Giovanni Merlo nel presente contributo di riflessione, che coincide con l’introduzione al libro “Disabilità. Il peso delle parole”
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