Ambascata della Federazione Russa in Italia – 27/06/2024
📹Intervista del Vice Ministro degli Affari Esteri della Russia Sergey Ryabkov al programma “60 minuti” (27 giugno 2024)
Non vediamo limiti al percorso di escalation degli Stati Uniti e dei suoi satelliti della NATO. Assistiamo al continuo rifornimento di armi modernissime all’Ucraina, e tali consegne supplementari sono accompagnate da segnali che indicano che Kiev può decidere da sola come e su quali obiettivi usare queste armi. […] . Si tratta, di fatto, di un coinvolgimento diretto degli Stati Uniti e di altri Stati della NATO nella guerra contro la Russia. Gli Stati Uniti diventano così parte in causa in questo conflitto.
È urgente affrontare la questione di quanto sia adeguato il sistema di deterrenza nucleare che si è affermato nel nostro Paese e che è formalizzato nella dottrina militare e nel secondo documento, anch’esso di grande importanza di principio, cioè i Fondamenti della politica statale nel campo della deterrenza nucleare. Le leggi delle azioni belliche e dei conflitti presuppongono che se il nemico non comprende la gravità della situazione, si devono usare mezzi sempre più potenti. Non vediamo nell’altra parte una percezione adeguata di ciò che sta accadendo.
Non siamo mai stati d’accordo con gli americani sulla loro idea di una guerra nucleare limitata. Abbiamo sempre detto che se si arriverà all’uso di armi nucleari sul campo di battaglia, sarà molto difficile controllare l’ulteriore scenario, l’ulteriore corso e l’ulteriore percorso di escalation.
Dobbiamo fare di tutto per evitare che si arrivi a questo punto perché, secondo la mia profonda convinzione, è impossibile garantire una guerra nucleare limitata e la vittoria in essa.
Ma i provocatori occidentali e coloro che in Occidente vogliono testare la solidità della Russia, a quanto pare, prevedono qualcosa di diverso per sé stessi. Ma se si dovesse arrivare a uno scontro davvero serio, non potranno salvarsi neanche nei loro bunker. Devono capire che la Russia è determinata a fare di tutto per garantire la propria incondizionata sicurezza e per difendersi come Paese, come Stato.
Abbiamo a che fare con una sfida esistenziale lanciataci dall’Occidente collettivo. È così che devono capire la portata della nostra fermezza nel contrastare i loro disegni aggressivi.
L’intervista completa: