[Rete Ambientalista] Nè antifascista nè antisraeliano

Rassegna 07/07/2024

 

Nè antifascista nè antisraeliano

(Segnalazione per il Premio Attila.)

A partire dall’inchiesta dei giornalisti “infiltrati” di Fanpage sul movimento giovanile di Fratelli d’Italia, il  ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha risposto in parlamento a un’interrogazione sulle iniziative per il contrasto ad ogni forma di apologia del nazifascismo e di propaganda dell’odio razziale, dell’omofobia e dell’antisemitismo, con volontà di giungere allo scioglimento delle organizzazioni neofasciste e violente.

Risposta: “Considero il contrasto all’antisemitismo, da qualsiasi parte espresso e con qualsiasi modalità effettuato, un dovere innanzitutto etico oltre che istituzionale, da mettere in pratica in ogni circostanza sia essa pubblica o privata. E a tale principio continuerà a ispirare il mio mandato da ministro dell’Interno”. “La vergognosa ostentazione di gestualità e simboli di totalitarismi che la storia ha condannato, da parte di esponenti del movimento giovanile di FdI “così come i ripetuti incendi di bandiere israeliane nel corso di manifestazioni di piazza, gli assalti alle brigate ebraiche del 25 aprile scorso; le circostanze in cui è stato impedito a giornalisti di origine ebraica di prendere la parola in occasione di eventi pubblici, sono solo alcuni degli episodi che denotano un trasversale e inaccettabile rigurgito dell’antisemitismo che va combattuto su ogni fronte”

 ha aggiunto, senza però soffermarsi sulle frasi razziste e apertamente nostalgiche nei confronti di nazismo e fascismo, pronunciate dai figlioli di Gioventù Nazionale: sottovalutando volutamente gli atteggiamenti razzisti, antisemiti e apologetici del fascismo che permeano Gioventù Nazionale, minimizzando la pericolosità di quanto emerso dall’inchiesta di Fanpage , sostenendo sostanzialmente che le manifestazioni di critica e condanna delle politiche di Netanyahu rappresentano la pericolosità maggiore.  Continua su: https://www.fanpage.it/politica/la-risposta-di-piantedosi-in-aula-sullinchiesta-di-fanpage-preoccupano-rigurgiti-di-antisemitismo/


E’ irresponsabile che le mamme cospargano i figli di creme solari con Pfas.

Lo ri-affermiamo senza mezzi termini. Soprattutto dopo la lettura sui giornali di “esperte” dermatologhe ancora ignoranti (si spera in buona fede) dell’esistenza  dei Pfas.

Ignoranti della tossicita e cancerogenità di  queste sostanze -eccezionalmente idrorepellenti e resistenti al calore- ben evidenziate dalla comunità scientifica: la loro esposizione è legata a disfunzioni tiroidee, cancro, infertilità eccetera.
Ignoranti che l’esposizione di Pfas avviene non solo per via respiratoria e alimentare, ma anche per contatto cutaneo.
Ignoranti che i Pfas non sono vietati (nemmeno il Pfoa) nel settore della cosmetica: creme solari, fard in polvere, detergenti per il viso ecc.

Ignoranti, infine, che è dimostrato (es. ultimo studio dell’istituto tedesco Bundesinstitut für Risikobewertung BfR) che anche una minima presenza di Pfas all’interno dei cosmetici e delle creme solari rappresenta comunque un rischio per la nostra salute, i più vulnerabili sono i bambini, poiché queste sostanze –indegradabili per decenni- sono in grado di penetrare sotto la pelle, aumentare i livelli di  PFAS nel sangue, e accumularsi negli organismi e danneggiarli irrimediabilmente.


I Pfas possono essere respirati o bevuti o mangiati, ma non solo. Infatti, l’indagine condotta dagli scienziati dell’Università di Birmingham, pubblicata su Environment International, conferma che i PFAS, tossici e cancerogeni, sono in grado di valicare la barriera cutanea, essere assorbiti attraverso la pelle umana e raggiungere il flusso sanguigno, penetrare negli organi umani dove si accumulano senza degradarsi mai, forever chemicals, e provocare le ormai ben note patologie (danneggiare la fertilità, compromettere la funzione epatica e quella immunitaria, oltre ad aumentare il rischio di diverse forme di tumore, ai reni, alla tiroide, ai testicoli, all’utero, alle ovaie, al seno, alla pelle eccetera). (clicca sul titolo)


 

I Pfas sono stati trovati in tutte le Regioni in cui sono stati cercati. Ma la la maggioranza delle Regioni non effettua i controlli. Ma il Governo non mette al bando con una legge i Pfas. L’unico produttore di Pfas in Italia è Solvay di Spinetta Marengo, ma Sindaco di Alessandria e Regione Piemonte non lo fermano. Possiamo farlo noi dal basso con una azione giudiziaria inibitoria e risarcitoria per le Vittime.


(Segnalazione per il Premio Attila) 
Nella foto: Fraterni saluti di Antonio Tajani  al convegno dell’Unione Monarchica Italiana.
Antonio Tajani, erede del trono di Berlusconi, negli anni settanta fu vicesegretario del Fronte Monarchico Giovanile, ala junior dell’Unione Monarchica Italiana, la formazione politica vicina al ramo dei duchi di Aosta della famiglia di Savoia. Come già Vittorio Emanuele III, anche lui si esprime con comprensione nei confronti del Duce, come si può leggere qui sotto ai microfoni del programma radiofonico “La Zanzara”, in onda su Radio 24.

«Mussolini? Fino a quando non ha dichiarato guerra al mondo intero seguendo Hitler, fino a quando non s’è fatto promotore delle leggi razziali, a parte la vicenda drammatica di Matteotti, ha fatto delle cose positive per realizzare infrastrutture nel nostro Paese, poi le bonifiche». «Da un punto di vista di fatti concreti realizzati, non si può dire che non abbia realizzato nulla»; venti anni di fascismo all’ombra della monarchia non è poco, merita un di più. 


3 luglio 2024. Nel suo rapporto statistico quotidiano, il Ministero della Salute Palestinese  aggiorna lo sterminio di Gaza: nelle ultime 24 ore  Israele ha commesso 3 massacri contro famiglie nella Striscia di Gaza, provocando 28 morti  e 125 feriti arrivati negli ospedali nelle ultime 24 ore. Il bilancio del genocidio è salito a 37.953 morti  e 87.266 feriti dallo scorso 7 ottobre.


La pace realismo di un’utopia.

Cresce di anno in anno la paura della catastrofe atomica e di anno in anno, dinanzi a tale prospettiva, si fa più serrato il confronto tra gli utopisti, secondo i quali è possibile, in ragione della stessa smisuratezza del pericolo, uscire una volta per sempre dalla civiltà della guerra, e i realisti, secondo i quali il bene della pace, anche oggi come sempre, può essere custodito solo dall’equilibrio delle forze in campo. Il contrasto tra utopisti e realisti è antico quanto la cultura, ma ha cominciato a diventare acuto agli inizi dell’età moderna. (continua padre Ernesto Balducci.) La questione di fondo che pone Balducci è  che se ci sarà una reazione all’altezza dell’estremo discrimine in cui siamo, essa non potrà essere più la proposta dei pacifismi tradizionali (umanistico, elitario, socialista), per preziosa che sia la loro eredità,  ma di un mutamento culturale. Inserendo i temi della rapina nord sud, della fame, dell’economia dello spreco, dell’ambiente, egualitarismo, bene comune, solidarietà… Per la prima volta l’utopia pace è diventata realistica, sia nel senso che essa è per la prima volta tecnicamente possibile, sia nel senso che essa è l’unica alternativa alla morte universale. Quel che le manca è, appunto, una cultura che sia al suo livello. 

Clicca il volantino.


Per un Parlamento di eletti.

Siamo un  gruppo di persone molto largo e trasversale che ha scommesso che riusciremo a convincere 500.000 persone escluse dalla democrazia, in una sola estate, a firmare per dei quesiti referendari  parzialmente abrogativi del Rosatellum, anche come “manifesto” per chiedere che questo sia l’ultimo parlamento formato da “nominati” invece che da “eletti”. Clicca qui.

Da soli, dentro e fuori gli ospedali, le persone con gravi disabilità.

Le persone con disabilità grave di tipo cognitivo-relazionale e/o con deficit sensoriali e di comunicazione assolutamente non possono stare da sole in ospedale. Non abbiamo un protocollo nazionale che consenta la presenza del caregiver familiare in ospedale. Il personale ospedaliero non è formato per accogliere e trattare questi pazienti, non esistono stanze apposite, non sono previsti ausili di base come il sollevatore o le sponde ai letti, per tacere dei sistemi di sicurezza in sede di esami come le lastre o i prelievi del sangue. In alternativa alla spedalizzazione, perchè il paziente non è seguito a casa, con un progetto di vita come da Legge 162/98? Perché non esiste un team multidisciplinare di riferimento che sappia intervenire, evitando un ricovero in psichiatria, che è davvero una violazione dei diritti delle persone con disabilità nello spettro autistico? Perché non esiste un servizio sul territorio che affianchi il familiare, il genitore ormai anziano, con progetti, iniziative e assistenza domiciliare?  (continua…)

Dimezzati i crediti per la formazione dei docenti di sostegno.

Cosa diremmo di uno stabilimento balneare che, in mancanza di bagnini patentati, in base al principio del “meglio che nulla”, assumesse persone sprovviste di specifiche tecniche di salvataggio, salvo averne un’infarinatura acquisita frettolosamente? Il recente Decreto Legge sull’inclusione si muove in modo analogo: dimezzare i crediti per la formazione dei docenti di sostegno in un mondo in cui, al contrario, sono diventate sempre più complesse le problematiche inerenti alla condizione di disabilità, con la nascita di nuovi paradigmi concettuali di riferimento (continua…)

Messaggio di pace e salute a 39.945 destinatari da Lino Balza Movimento di lotta per la salute Maccacaro tramite RETE AMBIENTALISTA – Movimenti di Lotta per la Salute, l’Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
Twitter: @paceambiente
Sottoscrizioni a favore della Ricerca Cura Mesotelioma: IBAN IT68 T030 6910 4001 0000 0076 215

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