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Abbiamo bisogno di capire come possiamo prenderci cura meglio di Comune. Abbiamo bisogno di proteggere la speranza come forma di lotta. Abbiamo bisogno di farlo insieme |
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Il linguaggio è brutale quando distrugge l’uguaglianza tra parlanti, il tempo di elaborazione della parola, l’apertura all’altro. È, ad esempio, il linguaggio dell’estrema destra contemporanea. Una via di fuga possiamo cercarla laddove si svolge la conversazione. Del resto cos’è la psicoanalisi se non una conversazione risanatrice? Cosa è l’educazione, quando non si riduce all’atto di trasmissione tra chi sa e chi non sa, se non un dialogo nel quale ricercare insieme il sapere? Cos’è l’amicizia se non una lunga conversazione tra amici? Non si tratta di rispondere al brutalismo di destra con un brutalismo di sinistra, competere con certezze e sicurezze… Si tratta di aprire e ampliare gli spazi di conversazione, meglio se con persone sconosciute… |
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“… Ecco perché dobbiamo guardare con speranza e lucidità alle esperienze e alle scelte dei nostri compagni francesi, che confermano la propria storica vocazione a costituire l’avanguardia politica dell’Europa, riaffermando gli storici ideali fondativi della libertà, dell’uguaglianza e della fraternità in un contesto internazionale in forte e tumultuoso mutamento … “ |
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Nei primi cinque mesi del 2024 sono scomparse in mare più di 5.000 persone mentre raggiungevano la Spagna dalla costa atlantica africana. La pericolosissima rotta oceanica ha guadagnato popolarità perché l’Europa non vuole i migranti nel Mediterraneo |
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“Vite abbandonate” è un rapporto curato da sei associazioni di Trieste, primo approdo sicuro per migliaia di migranti, tra cui anche tanti ragazzi soli, della rotta balcanica. Il rapporto non è solo un atto di accusa sulla violazioni di diritti che coinvolge istituzioni locali e nazionali a proposito del diritto di asilo. Quel testo è anche una fotografia di uno straordinario movimento di cittadini che ogni giorno accoglie, supporta, condivide, fornisce tutela legale e sanitaria. Un ponte tra la città invisibile delle persone in movimento e la città invisibile di chi si ribella facendo e non delegando |
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«Un operaio a un corteo mi ha detto: non sempre c’ho un motivo per venire a manifestare, ma ce n’ho sempre uno buono per non restare a guardare…» |
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Gli interessi della Snam nel cosiddetto “Gasdotto della Pace” con Israele |
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Svelare le infinite mistificazioni dei signori della guerra |
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Possiamo imparare ad abitare la città come un grande luogo collettivo di apprendimento, cultura ed esperienza. Un seminario a Rimini |
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Il “dimensionamento” travolge comunità educanti molto attive |
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Nelle carceri italiane si continua a vivere in condizioni disumane. Nelle carceri italiane anche ragazzi di vent’anni si tolgono la vita. L’ultimo caso a Sollicciano, Firenze |
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Scuole superiori aperte e partecipate: una conversazione con Roberto Orioli |
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Ripensare l’idea di violenza in un istituto tecnico agrario |
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