[Pressenza] Una “Missione di Pace 3.0”

Rassegna 09/07/2024

 

Pressenza 

Una “Missione di Pace 3.0”

Gianmarco Pisa

Dopo le visite, rispettivamente degli scorsi 2 e 5 luglio, con il presidente ucraino Volodymir Zelensky e il presidente della Federazione russa, Vladimir Putin, il primo ministro ungherese Viktor Orbán, nella veste di presidente di turno dell’Unione europea (l’Ungheria ha assunto lo scorso 1° luglio la presidenza semestrale di turno della Ue), ha incontrato, lunedì 8 luglio, anche il presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping per uno “scambio di opinioni approfondito” sulla crisi ucraina. Per un verso, Orbán ha informato il capo di stato cinese intorno alle precedenti visite in Ucraina e Russia; per l’altro, Xi Jinping ha espresso apprezzamento per gli sforzi profusi dall’Ungheria nel promuovere una soluzione politica della crisi ucraina, non mancando di ribadire i termini fondamentali della posizione e delle proposte della Repubblica popolare cinese sulla crisi in corso, su quella, cioè, che sempre più è andata assumendo i tratti di una vera e propria guerra per procura degli Stati Uniti e dell’Alleanza Atlantica contro la Russia in Ucraina. In tal senso, è stato ribadito da parte cinese nel corso dell’incontro, un cessate il fuoco tempestivo e una soluzione politica duratura sono nell’interesse di tutte le parti, per quanto, in questo momento, la priorità sia quella di ridurre la tensione ed avviare una de-escalazione del conflitto, a partire dai tre principi del non allargamento del conflitto, del non inasprimento dello scontro e del non soffiare sul fuoco, da qualsiasi parte, del conflitto in corso in territorio ucraino.

Definita dallo stesso premier ungherese una “Missione di Pace 3.0”, questa iniziativa, al netto delle valutazioni e delle critiche intorno alla linea e al posizionamento politico del premier ungherese, proprio in questi giorni impegnato nella costruzione di un nuovo gruppo, al Parlamento europeo, di destra nazionalista e identitaria, i cosiddetti “Patrioti per l’Europa”, è, al momento, l’unica iniziativa diplomatica assunta nel quadro dell’Unione europea, sebbene le stesse principali autorità istituzionali della Ue abbiano già provveduto, sostanzialmente, a delegittimarla, come dimostra la paradossale dichiarazione, all’indomani dell’incontro tra Orbán e Putin, del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in base alla quale “la presidenza di turno della Ue non ha il mandato di impegnarsi con la Russia per conto della Ue”. La Repubblica popolare cinese, dal canto suo, ha recentemente, nel mese di maggio, co-promosso con il Brasile un piano di pace in sei punti, proponendo una conferenza di pace internazionale, con la Russia e l’Ucraina, da definire “a tempo opportuno”.

Nel maggio scorso, infatti, Cina e Brasile hanno raggiunto un consenso su una visione comune basata su sei punti condivisi ai fini della soluzione politica della crisi ucraina, invitando tutte le parti interessate a osservare tre principi fondamentali per ridurre il conflitto: nessun allargamento delle ostilità; nessuna escalation dello scontro; nessuna provocazione da parte di alcuno, affermando inoltre che “il dialogo e il negoziato sono l’unica via percorribile per uscire dalla crisi”. Cina e Brasile sostengono una conferenza internazionale di pace, riconosciuta e partecipata sia dalla Russia sia dall’Ucraina, con un confronto equo e paritario su tutti i piani di pace sinora sul tavolo. Tra gli altri punti della proposta sino-brasiliana, gli sforzi per aumentare l’assistenza umanitaria nelle regioni interessate e prevenire una crisi umanitaria di ampia portata; il contrasto all’uso delle armi di distruzione di massa, in particolare armi nucleari, chimiche e biologiche; il contrasto agli attacchi alle centrali nucleari ed altri impianti nucleari; l’opposizione alla divisione del mondo in blocchi contrapposti.

“La Cina – ha ribadito, secondo quanto riferito dalla stampa, Xi Jinping – ha promosso attivamente colloqui di pace e ha incoraggiato e sostenuto tutti gli sforzi volti a una soluzione pacifica della crisi”, ed ora le proposte di base di Cina e Ungheria e la direzione dei loro sforzi diplomatici sembrano muovere nella stessa direzione. Da questo punto di vista, è utile ricordare che, in base alla Posizione cinese sulla risoluzione politica della crisi ucraina (24 febbraio 2023), una soluzione della crisi dovrebbe basarsi su dodici punti: rispetto della sovranità di tutti i Paesi (“la sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale di tutti i Paesi deve essere effettivamente sostenuta. L’applicazione equa e uniforme del diritto internazionale deve essere promossa, mentre i doppi standard devono essere respinti”); abbandonare la mentalità da guerra fredda (“tutte le parti dovrebbero, seguendo la visione di una sicurezza comune, globale, cooperativa e sostenibile, tenendo presente la pace e la stabilità a lungo termine, contribuire a creare un’architettura di sicurezza europea equilibrata, efficace e sostenibile”); cessazione delle ostilità (“tutte le parti dovrebbero sostenere la Russia e l’Ucraina nel riprendere il dialogo diretto il più rapidamente possibile, in modo da allentare gradualmente la situazione e raggiungere infine un cessate il fuoco globale”); ripresa dei colloqui di pace (il negoziato è l’unica soluzione alla crisi).

Inoltre, risolvere la crisi umanitaria (“la sicurezza dei civili dev’essere protetta e vanno istituiti corridoi umanitari”); protezione dei civili e dei prigionieri di guerra (“le parti dovrebbero rispettare rigorosamente il diritto umanitario internazionale, evitare di attaccare civili o strutture civili, proteggere donne, bambini e altre vittime del conflitto e rispettare i diritti dei prigionieri di guerra”); mantenere in sicurezza le centrali nucleari; ridurre i rischi strategici (“le armi nucleari non devono essere utilizzate”); facilitare le esportazioni di grano; cessare le sanzioni unilaterali (la Cina si oppone alle sanzioni unilaterali non autorizzate dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite); mantenere stabili le catene industriali e di fornitura; promuovere la ricostruzione postbellica.

Riferimenti

Xi, Orban exchange in-depth views on Ukraine crisis, Xinhua, 8 luglio 2024:

https://english.news.cn/20240708/10e7616f25e540dbb6fbc6d9a7d028d6/c.html

  1. Cash, A. Komuves, Hungary’s Orban unexpectedly visits China, backs Xi’s peace plan, Reuters, 8 luglio 2024:

https://www.reuters.com/world/china/hungary-pm-orban-arrives-beijing-talks-with-chinese-president-xi-2024-07-07

  1. Pisa, Orbán a Mosca, Unione europea nel caos, Pressenza, 7 luglio 2024:

https://www.pressenza.com/it/2024/07/orban-a-mosca-unione-europea-nel-caos

Zhang Han, China, Brazil propose road map for solving Ukraine crisis, Global Times, 24 maggio 2024:

https://www.globaltimes.cn/page/202405/1312986.shtml

China’s Position on the Political Settlement of the Ukraine Crisis, 24 febbraio 2023:

https://www.mfa.gov.cn/eng/zxxx_662805/202302/t20230224_11030713.html


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