RT – 11/07/2024
Mosca vede la mossa di Washington come un metodo di intimidazione, ha detto il suo vice ministro degli Esteri
La Russia preparerà con calma una risposta militare ai piani degli Stati Uniti di posizionare missili a lungo raggio in Germania, ha detto giovedì il vice ministro degli Esteri Sergey Ryabkov.
Washington ha annunciato mercoledì l’intenzione di iniziare a schierare armi a lungo raggio in Germania nel 2026, compresi i sistemi SM-6 e Tomahawk, “come parte della pianificazione per lo stazionamento duraturo di queste capacità in futuro”.
Gli ultimi piani americani sono solo un’altra escalation delle tensioni da parte dell’Occidente e “uno degli elementi di intimidazione, che oggi è quasi la componente principale dell’approccio della NATO e degli Stati Uniti” nei confronti della Russia, ha detto Ryabkov.
I missili terrestri con una gittata compresa tra 500 km e 5.500 km sono stati vietati sul suolo europeo in base al trattato sulle forze nucleari a raggio intermedio (INF), firmato da Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov nel 1987. Nel 2019 gli Stati Uniti si sono ritirati dal patto dell’era della Guerra Fredda, accusando Mosca di averlo violato.
Ryabkov ha detto che il dispiegamento di missili statunitensi in Germania ha lo scopo principale di danneggiare la sicurezza della Russia.
“Senza nervi, senza emozioni, svilupperemo, prima di tutto, una risposta militare a questo nuovo gioco”, ha detto il diplomatico, aggiungendo che l’esercito russo aveva già “preso in considerazione questo messaggio”.
I sistemi d’arma che saranno schierati in Germania includeranno il missile antiaereo SM-6, che ha una gittata fino a 460 km, e il missile da crociera Tomahawk, che secondo quanto riferito può colpire obiettivi a più di 2.500 km di distanza.
Berlino e Washington hanno rilasciato una dichiarazione congiunta annunciando il piano a seguito dei colloqui al vertice annuale della NATO a Washington.
Il presidente russo Vladimir Putin ha avvertito che Mosca risponderà allo stesso modo al dispiegamento di missili a medio e corto raggio da parte di Washington. A giugno, il presidente ha affermato che la Russia potrebbe riprendere la produzione di sistemi missilistici precedentemente vietati, citando le “azioni ostili” degli Stati Uniti.