Firma contro caccia, allevamenti intensivi, sperimentazione animale

Rispetto per Tutti gli Animali – 31/07/2024

 ORA – Movimento rispetto per tutti gli animali (rispettoanimali.it)

 

 

È ora di firmare per gli animali!

Se vuoi dire basta alle crudeltà sugli animali è il momento di comunicare alla politica italiana il tuo volere riguardo caccia, allevamenti intensivi, sperimentazione animale, uso degli animali in circhi-zoo-manifestazioni-storiche.

 

ALLEVAMENTI INTENSIVI

MANIFESTAZIONI STORICHE CON UTILIZZO DI ANIMALI, CIRCHI CON USO DI ANIMALI E GIARDINI ZOOLOGICI

CACCIA

CACCIA – ART. 842 – FONDI PRIVATI –

SPERIMENTAZIONE ANIMALE

La tua firma, la tua voce

Firma per portare al voto i 5 punti che rendono illegali tutte queste pratiche in Italia. Ti ricordo che il referendum (non la petizione) è l’unico modo per esercitare direttamente la democrazia! Grazie a esso noi cittadini, senza la mediazione del Parlamento, possiamo esprimere direttamente la nostra opinione su una norma, un atto o una decisione da assumere. Servono 500.000 firme valide per ogni punto per portarli al voto.

Come e quando firmare

Si firma sulla piattaforma certificata di stato gratuitamente e da tutto il mondo dopo aver effettuato l’accesso con ADN, SPID, CIE, CNS.

È possibile firmare da oggi fino al 16 settembre 2024. Anche se sei in vacanza o hai molte cose da fare non farti sfuggire questa occasione di cambiare l’Italia. Basta dedicare una piccolissima parte del tuo tempo per sostenere una causa immensa.

Fai parte di questo cambiamento: aiutaci a proteggere, la Natura è di tutti

I 5 punti:

  1. Vietare su tutto il territorio nazionale la caccia nei fondi privati
    senza necessità della presenza di una recinzione che delimiti la stessa
  2. Rendere illegale la caccia in Italia
    una pratica crudele, dolorosa e oggi inutile che minaccia la fauna selvatica, causa inquinamento ambientale, disturbo agli habitat e pericolosi incidenti.
  3. Rendere illegali gli allevamenti intensivi in Italia
    Un traguardo fondamentale per il benessere animale e ambientale del nostro territorio, nonché per la nostra stessa salute!
    L’applicazione di dinamiche industriali all’allevamento ha creato enormi problemi.Metodi di allevamento crudeli come: la limitazione forzata dello spazio vitale a volte estrema come nel caso dei polli, delle gabbie per le scrofe o delle vasche per i pesci di allevamento. Ambiente di allevamento malsano, maleodorante e mortifero senza accesso ad aria e luce che causa il diffondersi di patologie dolorose. La mutilazione di parti considerate scomode come ali, becchi e testicoli senza anestesia; la soppressione selettiva per genere di milioni di esemplari come nei pulcini. L’utilizzo massivo di farmaci per arginare il dilagare di patologie fra gli animali. L’utilizzo di ormoni e privazione del sonno per accelerare la crescita. La fecondazione forzata continua e la separazione immediata del neonato dalla madre come nella produzione di latte.Enormi problematiche ambientali: le deiezioni degli allevamenti sono un rifiuto pericoloso altamente inquinante che minaccia la salubrità di terreni, falde acquifere, fiumi, laghi, mari e aria. Per alimentare l’enorme numero di capi allevati è necessario sacrificare ingenti quantità di acqua e di terreno alla coltivazione intensiva e monocolturale che utilizza OGM, pesticidi e acqua. Questo causa la distruzione degli habitat per la fauna e la flora selvatica e la conseguente scomparsa delle specie.Rischi per la salute del consumatore: gli allevamenti intensivi sono estremamente pericolosi dal punto di vista sanitario sia per l’uomo che per gli altri animali. Sono ricorrenti le epidemie che si sviluppano da questi ambienti (per citarne alcune aviaria, mucca pazza). Inoltre le carni degli animali allevati con queste modalità contengono tutto ciò che l’animale ha ingerito e con cui è venuto a contatto come tossine, antibiotici, ormoni, pesticidi con conseguenze pericolose come l’antibiotico resistenza che è ormai un grave problema per gli umani.
  4. Rendere illegale la sperimentazione animale in Italia
    Per progredire la ricerca scientifica non necessità più di cavie da laboratorio vive. L’uso di animali vivi, senzienti e coscienti è una scelta deliberata delle case farmaceutiche che preferiscono torturare milioni di esseri viventi invece di investire sulle sicure modalità alternative oggi a disposizione. Ciò che subiscono gli animali nei laboratori non è descrivibile, dal più piccolo topolino, insetto, pesce al più grande mammifero, le atrocità subite non sono perdonabili né giustificabili. Solo per citare alcune pratiche tutte svolte senza anestesia: vivisezione, asportazione di alcune parti e organi, iniezioni di sostanze acide, tossiche, irritanti in varie parti e organi, inalazioni di gas tossici, ustioni chimiche-termiche-radiazioni, annegamento, esposizione a radiazioni-suoni-ultrasuoni-onde elettromagnetiche-elettricità, sfondamento dei timpani, accecamento e molto altro.
  5. Rendere illegale l’utilizzo degli animali in circhi, zoo, manifestazioni storiche
    Il nostro divertimento, curiosità e piacere non può valere la sofferenza o la morte di un altro essere vivente. Basta circhi e delfinari dove l’uso, l’addestramento, la detenzione di animali selvatici è a tutti gli effetti una crudeltà che può diventare anche un grande rischio per la sicurezza di addestratori e spettatori. Tutti abbiamo presenti lo sguardo assente e i comportamenti anomali degli animali detenuti a vita negli zoo, fuori dal loro habitat naturale, costretti a limitare le loro necessità etologiche solo per soddisfare la curiosità degli esseri che li hanno imprigionati. Allo stesso modo i gravi incidenti che mettono a repentaglio vite sia animali che umane e l’innaturalità di alcune pratiche rendono anche le rievocazioni storiche un terreno di maltrattamento.

Aiutaci

Rispetto per Tutti gli Animali è un’associazione di volontariato no profit che al momento ha le casse vuote. Proprio perché ci impegniamo concretamente per cambiare le cose non veniamo pubblicizzati e nessuno parla di noi. Le grandi associazioni animaliste e ambientaliste non hanno partecipato all’organizzazione e alla comunicazione della raccolta firme per il referendum. I giornali non vogliono pubblicarci. Noi abbiamo sostenuto spese legali, burocratiche, formali, di comunicazione per rendere possibile questa raccolta firme. Il primo obiettivo sono 500.000 firme, il secondo il voto di 25 milioni di italiani. La strada è lunga ma insieme possiamo farcela. Non abbandonarci.

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