[Stop 5G] Liverpool, morti 2 bambini delle elementari: scuola col 4G a 20 V/m la causa?

Alleanza Italiana Stop 5G – 06/08/2024

Movimento di Resistenza Umana
Liverpool, morti 2 bambini delle elementari: scuola col 4G a 20 V/m la causa?
“L’intera comunità scolastica di Millstead è devastata nell’aver appreso della triste recente scomparsa di due dei nostri bambini più piccoli. Abbiamo inviato le nostre più sincere condoglianze a entrambe le loro famiglie“. Inghilterra: ad Everton, zona di Liverpool, due bambini (5 e 6 anni) della stessa scuola elementare sono improvvisamente morti. È successo nella Millstead School Netherley. La notizia è stata data dal The Guardian, Indipendent, Sky News e BBC il 10 Luglio 2024. Sgomento comprensibile nella comunità locale. Interrogandosi sulla causa dell’anomalo doppio decesso, l’Agenzia per la sicurezza sanitaria (HSA) del Regno Unito ritiene improbabile “che le morti siano collegate all’epidemia di giardia” di cui hanno sofferto diversi alunni (parassita intestinale, causa diarrea e crampi allo stomaco). Così il sospetto è subito caduto su un’antenna 4G posizionata proprio a ridosso della scuola: rilevato un livello d’inquinamento elettromagnetico nella densità di potenza superiore a 20 V/m (in Italia il Governo Meloni ha da poco legalizzato la media dei 15 V/m nelle 24 ore, sdoganando picchi diurni fino a 61 V/m,). “Gli esperti di radiazioni Glynn Hughes di EMF Protection Ltd ed Eileen O’Connor dell’EM Radiation Research Trust hanno visitato la scuola per indagare sulle possibili cause. Ciò che hanno scoperto è stato profondamente preoccupante. Alla recinzione della scuola, Glynn ha registrato una lettura di radiofrequenza di 1.554.932 µW/m, la più alta che abbia mai visto nel Regno Unito, proveniente da una vicina torre 4G LTE. Queste letture pericolosamente elevate sono state osservate a pochi metri di distanza dai giocattoli dei bambini nel cortile della scuola. Liverpool ha la più grande rete 5G nel Regno Unito, la seconda più grande al mondo.” A 25 V/m c’è poi il precedente inquietante di Radio Vaticana: oltre 200 vittime censite nello studio epidemiologico denominato Marconi e commissionato dalla Regione Lazio. Già 25 anni fa.
CLICCA QUI – LEGGI TUTTO
ELETTROSMOG – “Inadeguati a proteggere la salute umana”: la Germania mette in discussione i limiti (legalizzati in Italia)
Una sentenza storica e rivoluzionaria potrebbe invertire la narrazione sull’elettrosmog. In Renania il Tribunale amministrativo superiore di Coblenza (Oberverwaltungsgericht – OVG) ha ordinato un’attenta analisi sulla valutazione dei limiti soglia d’inquinamento elettromagnetico per accertarne la corrispondenza negli effetti sulla popolazione. “Il nostro ricorso ha avuto esito positivo. Ci aspettiamo ora una controversia tecnica“, esulta l’Avv. Sibylle Killinger. Toccherà infatti al tribunale di Magonza pronunciarsi, già stabilito che i limiti vigenti in Germania sono “del tutto inadeguati per proteggere la salute umana.” È la prima volta che la magistratura entra nel merito della legittimità dei limiti. Se, nel nuovo processo, i giudici dovessero dare ragione alla coppia di cittadini ricorrenti in giudizio contro l’installazione di un’antenna della Deutsche Telekom, verrebbe infatti automaticamente sconfessato il paradigma negazionista del danno biologico professato dalla privatistica Commissione Internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ICNIRP) su cui – per altro – si è recentemente basato il Governo Meloni per aumentare l’elettrosmog in Italia.
CLICCA QUI – LEGGI TUTTO
Commissione internazionale (ICBE-EMF): “l’elettrosensibilità è una crisi umanitaria che richiede una risposta urgente”
L’ICBE-EMF è dedicato alla protezione degli esseri umani e di altre specie dagli effetti nocivi delle radiazioni non ionizzanti. La preoccupazione maggiore riguarda i bambini, le donne incinte e coloro che soffrono di patologie croniche, compresi coloro che sono elettromagneticamente ipersensibili (EHS). Attribuiamo la crescita dell’EHS alla rapida espansione dei campi elettromagnetici antropogenici (causati dall’uomo). I sintomi dell’EHS possono manifestarsi tramite l’uso di dispositivi o l’esposizione a infrastrutture, come telefoni cellulari, linee fisse cordless DECT, computer abilitati Wi-Fi/Bluetooth, router Wi-Fi, contatori intelligenti, antenne di stazioni base, veicoli elettrici, linee elettriche, elettrodomestici e altre esposizioni a bassa intensità.
CLICCA QUI – LEGGI TUTTO
“Ho bloccato l’installazione di un’antenna davanti casa per proteggere mia moglie cardiopatica”, il racconto di Antonio Messina, ex Sindaco di Villa San Giovanni (Reggio di Calabria) – INTERVISTA LE ALI DEL BRUJO
“Volevano installare un’antenna per telefonia mobile proprio davanti la mia abitazione. Sarebbe spuntata davanti le nostre finestre. Ho combattuto per difendere la salute della mia famiglia, dei miei figli, ma principalmente di mia moglie cardiopatica: i medici le avevano sconsigliato la risonanza magnetica proprio i potenziali effetti avversi dei campi elettromagnetici, figuriamoci vivere con un’antenna a ridosso cosa avrebbe significato. Alla fine ho vinto la battaglia, il caso ha fatto scuola in tutta Italia. Ecco cosa ho fatto“. A raccontare la propria vicenda elettromagnetica è Antonio Messina, ex Sindaco di Villa San Giovanni (Reggio di Calabria), attuale presidente della locale sezione del Codacons dove si è appena svolto un evento col giornalista d’inchiesta Maurizio Martucci. “Ho seguito giornalisticamente il caso che ha coinvolto la famiglia Messina – le parole dell’autore dei libri #Stop5G e Tecno-Uomo 2030 – la vicenda insegna che quando si è toccati in prima persona si è costretti ad innescare un meccanismo virtuoso di autodifesa molto dispendioso tra ricerche, legali, tribunali e burocrazia asfissiante. Questa vicenda ci manda un messaggio chiaro: se non ci si tutela da soli, non ti aiuta nessuno: l’elettrosmog è un vero pericolo invisibile, ma per tutti“
CLICCA QUI E GUARDA IL VIDEO
NEWS
La presa del Municipio da parte dei cittadini di Sanremo (Imperia), il corteo per le strade di San Felice a Cancello (Caserta), gli striscioni sui palazzi di Remanzacco (Udine) e poi le azioni nei consigli comunali di Revine Lago (Treviso), Modica (Ragusa) e Spezia: tutto è successo in queste ultime ore. Ad Albaro (Genova) una petizione popolare è riuscita a bloccare l’installazione di un’antenna 5G
Pale eoliche? Generano elettrosmog, interferiscono con le antenne (e Bruxelles l’equipara al 5G cinese)
La rivolta in Sardegna ha sollevato il problema a livello nazionale. Non irradiano wireless, ma esattamente come le antenne di telefonia mobile anche le turbine eoliche (comunemente dette pale) generano elettrosmog, inquinando l’ambiente con campi elettromagnetici artificiali e onde non ionizzanti, tanto che diversi malati elettrosensibili denunciano gravi malesseri stazionando in prossimità delle turbine. Sono macchine elettro-meccaniche che trasformano l’energia cinetica del vento in energia elettrica attraverso l’utilizzo di pale. Le energie rinnovabili servono ad alimentare la Repubblica dei Gigabit, ad alimentare soprattutto l’energivora Intelligenza artificiale, consumi altissimi nel nome della transizione green e digitale. “Tutte le apparecchiature a funzionamento elettrico generano, durante il Loro funzionamento, campi elettromagnetici (…) Il campo magnetico generato da un elettrodotto dipende dalla corrente trasportata, cioè dalle condizioni di carico della linea (…) In prossimità di una linea di alta tensione (150 kV), ad una distanza di circa 30 metri, i valori del campo elettrico sono inferiori ad 0,2 kV/m, i valori del campo magnetico sono inferiori ad 1 T. I campi elettrici e magnetici dipendono anche dal numero e dalla disposizione geometrica dei conduttori, nonché dalla distribuzione delle fasi della corrente tra i conduttori stessi.“ Lo si legge nella RELAZIONE SUI CAMPI ELETTROMAGNETICI E SUL CONTENIMENTO DEL RISCHIO DI ELETTROCUZIONE redatto nel 2010 per il Parco Eolico nel Comune di Mottola (Taranto), nel quale viene dimostrato il parallelismo con i tralicci dell’alta tensione, cioé gli elettrodotti e le pale eoliche, affermando che per le seconde rispetto alle prime “il campo magnetico massimo è sensibilmente più elevato“, sottolineando anche “le possibili interferenze con le telecomunicazioni“, cioé le antenne wireless 2G, 3G, 4G e 5G.
CLICCA QUI – LEGGI TUTTO
5G, ennesimo attacco di Governo e Parlamento all’autonomia dei Comuni: “scardinano la Carta Costituzionale col far west di antenne”
Un duro colpo all’assetto democratico nell’autonomia dei Comuni per la gestione dei nostri territori sta avvenendo in nome del 5G. I mandanti sono i colossi delle multinazionali della telefonia mobile. Gli esecutori Governo Meloni e maggioranza parlamentare di destra-centro: a colpi di decreti, emendamenti e leggi senza precedenti stanno letteralmente consegnando l’Italia nelle mani della lobby del wireless, prossima ad installare senza alcun tipo di controllo decine di migliaia di antenne sempre più potenti. Ovunque, senza più possibilità di tornare indietro. Già 21 anni fa, però, una sentenza (n. 303/2003) della Corte Costituzionale dichiarò l’illegittimità costituzionale del Decreto Gasparri a salvaguardia della difesa del territorio, dell’ambiente e della salute, materia che deve restare appannaggio delle istituzioni locali, secondo la ripartizione sancita dalla nostra Costituzione.
CLICCA QUI – LEGGI TUTTI
CLAMOROSO – 1.000 nuove antenne rischiano di essere smontate! Svizzera, l’opposto dell’Italia: Tribunale frena il 5G, vincoli più severi per i limiti d’elettrosmog a tutela della salute pubblica
Quando in tema di elettrosmog e 5G Adolfo Urso e il resto dei nostri governanti ci parlano di Europa e di ammodernamento tecnologico dell’Italia guardando a cosa succede negli altri Paesi, senza spingersi troppo in là oltre le Alpi ci si potrebbe confrontare con la Svizzera, per capire come la vita dei cittadini non è mica barattabile per lobbing. Se senza uno straccio di parere sanitario per la prima volta nella storia italiana l’esecutivo Meloni ha infatti innalzato i limiti soglia di inquinamento elettromagnetico (per densità di potenza già quantificato in +300% per le antenne 5G e +200% per il 4G nella truffaldina media delle 24 ore sui 15 V/m camuffati in picchi da 60 V/m), gli svizzeri non solo continuano a tenersi stretta la soglia precauzionale dei 5 V/m nella misurazione in 6 minuti, ma dalla magistratura arriva adesso pure una brusca frenata all’implementazione scriteriata del 5G. La Corte Suprema Federale della Svizzera, cioè il tribunale a capo della magistratura svizzera. per tutelare la salute minacciata dal wireless ha infatti sentenziato una stretta senza precedenti all’applicazione del cosiddetto fattore di correzione che, per le compagnie telefoniche come la Swisscom uscita con le ossa rotte dal giudizio contro il Comune di Will nel Cantone San Gallo, rende ora obbligatoria la produzione di una licenza edilizia. Il che, dall’oggi al domani, trasforma praticamente in illegali molte centinaia di antenne di nuova generazione, si stima forse pure 1.000 in tutto: solo nella capitale Berna ben 380 installate nei 117 Comuni potrebbero essere essere subito smontate. Questo perché il fattore di correzione consente di utilizzare le antenne 5G ad una potenza arbitraria da 2,5 a 10 volte superiore rispetto a quella invece autorizzata (cioé anomali e pericolosi 16 V/m invece dei legali 5 V/m). “Biologicamente parlando, questo è un enorme rischio per il popolo“. Non solo, perché la sentenza del tribunale federale apre adesso anche una polemica sui territori, delusi i Cantoni dal Consiglio federale e dall’Ufficio federale dell’ambiente (BAFU) che troppo allegramente avevano rassicurato sugli effetti del 5G, adesso frenato dai magistrati per tecnicismi che però investono la sanità pubblica.
CLICCA QUI – LEGGI TUTTO
Sharing - Condividi