Michael Arria – 21/08/2024
https://mondoweiss.net/2024/08/bds-win-axa-divests-from-israeli-banks-and-elbit-systems
In una clamorosa vittoria per il movimento BDS, gli attivisti palestinesi hanno costretto la multinazionale assicurativa francese AXA a disinvestire da tutte le principali banche israeliane e dal produttore di armi Elbit Systems.
In una clamorosa vittoria per il movimento di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS), la multinazionale assicurativa francese AXA ha venduto i suoi investimenti in tutte le principali banche israeliane e ha disinvestito dal più grande produttore di armi israeliano, Elbit Systems.
La notizia è stata confermata da un nuovo rapporto pubblicato dal gruppo di responsabilità aziendale Ekō, che fa parte della coalizione che da quasi un decennio fa pressione su AXA per disinvestire.
“La pressione del BDS funziona. La conferma del disinvestimento di AXA da tutte le banche israeliane e da Elbit Systems è una pietra miliare per il movimento che segue anni di campagne strategiche BDS”, ha dichiarato Fiona Ben Chekroun, coordinatrice del Movimento BDS Europa, in una dichiarazione.
“I criminali aziendali cercano di inculcare nelle nostre coscienze l’impossibilità di prevalere su di loro, ma il BDS funziona e noi abbiamo prevalso su AXA e molte altre aziende molto più grandi”, ha continuato. “Sicuramente possiamo prevalere in molte altre lotte per la responsabilità delle imprese alla ricerca della libertà, della giustizia e dell’uguaglianza”.
Activists have forced French multinational insurer @AXA to divest from Elbit Systems, Israel’s largest weapons manufacturer, and from ALL major Israeli banks. These banks are the backbone of Israel’s illegal settlement enterprise on occupied Palestinian lands. pic.twitter.com/AM4Iq5sjX1
— BDS movement (@BDSmovement) August 21, 2024
Secondo il rapporto di Ekō, AXA deteneva oltre 2,5 milioni di azioni, per un valore di 20,4 milioni di dollari in Bank Hapoalim, Bank Leumi e Israel Discount Bank fino allo scorso settembre. Tuttavia, i nuovi dati rivelano che la società “si è impegnata in un disinvestimento chiaro, rapido e intenzionale da queste banche complici” e nel giugno 2024 le sue azioni nelle banche erano effettivamente scese a zero.
Nel 2020 il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha inserito tutte e tre queste banche nel database delle imprese delle Nazioni Unite collegate agli insediamenti illegali di Israele.
L’anno scorso i manifestanti pro-Palestina in Irlanda hanno occupato gli uffici di AXA a Dublino chiedendo alla gente di boicottare l’azienda.
La notizia di AXA arriva pochi giorni dopo che il Cambridge Day ha riferito che Elbit Systems ha effettivamente smesso di gestire il suo ufficio nella città del Massachusetts. L’edificio è stato costantemente preso di mira dai manifestanti per mesi.
“Continueremo a organizzarci fino a quando Elbit Systems non lascerà Cambridge. Se Elbit dovesse lasciare i suoi attuali uffici al 130 di Bishop Allen Drive, consigliamo ad altre società immobiliari locali che Elbit è un inquilino difficile. Dove va Elbit, seguono proteste dirompenti della comunità, come Intercontinental Real Estate Corp. ha imparato nell’ultimo anno”, ha detto BDS Boston in risposta alla storia.
“Due vittorie incredibili da festeggiare dal Massachusetts a Parigi grazie al BDS e alle proteste di Gaza”, ha twittato il giornalista Rafael Shimunov.
Il Comitato Nazionale BDS ha celebrato la notizia in un comunicato stampa, ma ha osservato che la campagna non stava finendo.
“AXA non è fuori dai guai, però”, si legge. “Nel mezzo del genocidio di Gaza trasmesso in diretta streaming da Israele contro 2,3 milioni di palestinesi, la coalizione continuerà a monitorare gli investimenti di AXA per assicurarsi che non sia complice del genocidio in corso”.
“Il movimento BDS, con le sue partnership intersezionali in tutto il mondo, chiede di intensificare la pressione su tutte le istituzioni finanziarie che traggono profitto dall’oppressione e dall’ingiustizia”, continua. “Investire nell’apartheid in Israele è sempre stato immorale e illegale. Con l’economia israeliana in costante declino, ora è anche davvero sconsiderata”.
