[nuovopci] Riccardo Pacifici, l’antisemistismo e l’opera del (nuovo) PCI

Comunicato CC 21/2024 – 25 agosto 2024

 

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Approfittare degli attacchi dei nemici

Rafforzare ed estendere l’opera del (nuovo) Partito comunista italiano

La denuncia nominativa che abbiamo fatto con l’Avviso ai naviganti 145 – 22 agosto 2025 di organismi e agenti dell’entità sionista operanti in Italia e di collaboratori di essa ha suscitato una rabbiosa e ampia reazione da parte degli organismi, agenti e collaboratori denunciati e di organismi e portavoce delle Larghe Intese. La loro reazione conferma che la nostra iniziativa di denuncia nominativa è efficace e che va estesa.

Il tema ricorrente dei loro attacchi contro la nostra denuncia nominativa è l’accusa di antisemitismo. Che sia strumentale è tanto evidente che non stiamo a sprecare parole per confutarla spiegando la differenza tra antisemitismo e antisionismo. Facciamo invece notare che proprio Riccardo Pacifici, vicepresidente della Jewish European Association, che nella sua intervista al Corriere della Sera invoca “un’azione rapida e determinata delle forze dell’ordine e della magistratura, con irruzioni per smantellare queste reti eversive”, di fatto e contrariamente alle sue intenzioni conferma questa differenza. Dice infatti Pacifici che “c’è stata una certosina attività di profilazione: una persona non sapeva ancora di avere ricevuto una nomina nella Comunità ebraica e loro già sapevano”. Se lo sapevamo, è perché anche tra gli ebrei e anche tra i dipendenti degli organismi e aziende sioniste ci sono persone che sono antisioniste, che non sono disposte a collaborare con gli eredi dei fascisti del ventennio e con gli amici di CasaPound e di altre organizzazioni neofasciste che siedono al governo del nostro paese né con i complici del genocidio sionista le cui mani grondano del sangue degli oltre 40 mila palestinesi, in gran parte donne e bambini, contando solo quelli uccisi a Gaza dopo il 7 ottobre 2023, quindi senza contare quelli uccisi in Cisgiordania e tantomeno quelli uccisi nei più di 70 anni di occupazione. Sono loro che segnalano al (n)PCI, che verifica e divulga le loro segnalazioni.

A proposito degli attacchi del nemico, ricordiamo quello che scriveva Mao Tse-tung: “Per quel che ci riguarda, si tratti di un individuo, di un partito, di un esercito o di una scuola, io credo che la mancanza di attacchi da parte del nemico contro di noi sia una cattiva cosa, poiché significa che noi facciamo causa comune col nemico. Se siamo attaccati dal nemico, è una buona cosa, poiché ciò dimostra che abbiamo tracciato una linea di demarcazione nettissima tra noi e il nemico. Se esso ci attacca violentemente, dipingendoci con i colori più cupi e denigrando tutto quello che facciamo, si tratta di una cosa ancora migliore, poiché ciò dimostra non solo che abbiamo stabilito una linea di demarcazione netta tra il nemico e noi, ma anche che abbiamo conseguito notevoli successi nel nostro lavoro” (da Essere attaccati dal nemico è un bene e non un male, pag. 87 del volume 7 delle Opere di Mao Tse-tung, Edizioni Rapporti Sociali).

Confermiamo quindi l’appello che abbiamo fatto nell’Avviso ai naviganti 145 a segnalare al Partito le coordinate e i riferimenti di altre redazioni di media complici, affiliati o a libro paga delle agenzie sioniste in Italia e chiediamo di fare lo stesso per ogni organismo e agente dell’entità sionista che non figura già nell’AaN 145 né nel Comunicato CC 30 del 7 dicembre 2023. La natura clandestina del (nuovo)PCI ci consente libertà d’azione nel raccogliere, verificare e divulgare le segnalazioni che ci perverranno. Questa denuncia è un contributo efficace alla resistenza palestinese e alla lotta delle masse popolari palestinesi, ebree e di altre nazionalità residenti in Palestina contro il genocidio che lo Stato sionista d’Israele sta perpetrando in combutta con i gruppi imperialisti USA-NATO e dell’UE. Contribuire a questa denuncia è quindi anche una forma efficace di lotta contro i promotori della III Guerra Mondiale e contro la sua estensione.

Siamo grati ai compagni e agli organismi che ci hanno espresso pubblicamente la loro solidarietà contro le denigrazioni (l’accusa di antisemitismo e simili) di cui siamo bersaglio. Sollecitiamo quelli che in privato hanno espresso la loro solidarietà e il loro plauso per la nostra denuncia degli organismi e agenti sionisti, a farlo pubblicamente e a rilanciare l’AaN 145. Sollecitiamo organismi ed esponenti del movimento comunista cosciente e organizzato (MCCO) e della sinistra borghese a seguire l’esempio di Iskra e solidarizzare con il Partito dei CARC che certamente sarà bersaglio di iniziative ostili da parte di quelli che con il nostro AaN 145 abbiamo nominativamente denunciato, di loro sostenitori e più in generale di organismi delle Larghe Intese. Invitiamo i promotori delle costituenti comuniste che esitano a esprimere la loro solidarietà per timore di essere attaccati dalle forze dell’ordine, a superare le illusioni e i pregiudizi “democratici” e la concezione del “partito rivoluzionario nei limiti della legge” propagandati e imposti dalla borghesia imperialista e dai revisionisti moderni da Togliatti in poi.

Ma la cosa più importante è che possiamo e dobbiamo approfittare delle iniziative dei nemici nostri e delle masse popolari italiane per rafforzare il nostro campo.

La reazione degli organismi e agenti denunciati e dei loro sostenitori ha fatto conoscere su scala più ampia tra le masse popolari l’esistenza del (nuovo)PCI. Dobbiamo approfittare di questo e chiediamo a ogni lettore di questo Comunicato di approfittare di questo per far conoscere più profondamente e su scala più larga la concezione del mondo, l’analisi del corso delle cose e la linea d’azione del (n)PCI e la sua attività. Sul sito del Partito sono reperibili documenti utili per trattare ogni tema. La Delegazione del (n)PCI è disponibile a rispondere a ogni richiesta di informazione e di chiarimenti: il (n)PCI è clandestino, non segreto! Il criterio che adottiamo, mutuandolo da Lenin e dai bolscevichi, lo abbiamo dichiarato e illustrato chiaramente in un comunicato del 2008. “Fin dalla nascita del movimento comunista circa 160 anni fa, nel Manifesto del Partito comunista, i comunisti hanno detto apertamente che essi disdegnano di nascondere i loro obiettivi. Ciò corrisponde pienamente alla nostra natura e alla natura del movimento di cui siamo i promotori e gli attori più consapevoli.

La società borghese conosce, riconosce e protegge con la forza della legge il segreto di Stato, il segreto militare, commerciale, bancario, industriale, d’ufficio. Proprio ancora in questi giorni mandanti ed esecutori del sequestro di Abu Omar sono coperti dal segreto di Stato. Come lo sono i politici e gli alti dirigenti dello Stato mandanti delle torture compiute nella caserma di Bolzaneto e nella scuola Diaz durante il G8 del 2001 a Genova. Come lo sono gli speculatori che fanno alzare il prezzo del cibo e della benzina e i tassi dei mutui, i promotori del carovita e delle rapine finanziarie stile Parmalat e Cirio, i titolari dei conti del Liechtenstein e degli altri paradisi fiscali. Basta questo per mostrare i limiti di ogni costituzione borghese che dichiara che ‘il potere appartiene al popolo’. Come può il popolo decidere a ragion veduta alcunché, se non può conoscere gli avvenimenti, le azioni e le relazioni più importanti e più delicate? Le stragi e gli altri delitti di Stato, della Corte Vaticana e dei notabili e funzionari del regime che costellano con i loro misteri la storia del regime DC, dal 1948 a oggi, confermano sia il segreto di cui si ammantano i gruppi dominanti della società borghese sia l’estromissione delle masse popolari dalla conoscenza di quello su cui ufficialmente hanno il potere di decidere: cioè la riduzione delle masse popolari a massa di manovra di padroni, preti e demagoghi. Nel migliore dei casi in un ordinamento borghese il popolo è chiamato a dare un voto di fiducia a chi è capace di presentarsi meglio, a chi compera i migliori spot pubblicitari, ai demagoghi più abili, agli arrampicatori sociali più brillanti, ai titolari della tradizionale influenza sociale (preti, mafiosi, notabili, ecc.) e ai loro protetti e prestanome … a meno che il movimento comunista sia abbastanza forte, abbia costituito un potere, alternativo al potere borghese e da esso indipendente, abbastanza forte da penetrare e violare i segreti con cui la borghesia, la Corte Vaticana e la sua burocrazia clericale e laica, i gruppi imperialisti americani, i gruppi sionisti, le organizzazioni padronali e tutti gli altri potenti della società circondano le loro operazioni, le loro attività, le loro relazioni, le loro decisioni e la loro vita.

Al contrario della borghesia, delle sue Autorità ed istituzioni, per sua natura il comunismo comporta l’eliminazione di ogni segreto su attività che riguardano la vita sociale, come comporta l’eliminazione dello stesso Stato. Il socialismo, transizione dal capitalismo al comunismo, per sua natura consiste anche nel creare un livello via via più alto di coscienza delle masse popolari e in una loro crescente partecipazione alle attività politiche e alle altre attività sociali. La rivoluzione socialista che instaura il socialismo per sua natura può essere compiuta solo dalla classe operaia e dalle altre classi delle masse popolari. La rivoluzione socialista richiede un alto livello di organizzazione e di coscienza delle masse popolari. Quindi per la natura stessa del movimento di cui siamo promotori, noi comunisti propagandiamo più largamente possibile la nostra concezione del mondo, i nostri obiettivi, la nostra linea e i nostri metodi d’azione. Il (n)PCI ha appena pubblicato il suo Manifesto Programma: esso espone non solo le nostre concezioni e i nostri obiettivi, ma anche la linea e i metodi con cui operiamo per raggiungerli, perché tutti gli elementi avanzati delle masse popolari li possano valutare sulla base delle loro conoscenze e mettere alla prova nella loro esperienza e così le masse popolari possano farli propri e attuarli con la forza che esse sole hanno, una volta organizzate.

È di pubblico dominio che effettivamente noi comunisti vogliamo eliminare l’attuale ordinamento sociale. È un’aspirazione non solo nostra, ma anche della parte più avanzata, più cosciente e più combattiva delle ampie masse popolari. È inoltre un bisogno irrinunciabile delle ampie masse del nostro e degli altri paesi, che subiscono le infami condizioni dell’ordinamento sociale borghese e l’iniquo sistema di relazioni internazionali che poggia su di esso, anche di quella parte che non sa ancora quale è la vera fonte del suo malessere o non osa ancora concepire l’idea di liberarsene. Solo preti, borghesi e altri ricchi dall’intelligenza resa torpida dallo spreco e dal lusso in cui vivono e dal servilismo di cui si circondano, possono essere così stupidi o incoscienti da pensare che nel nostro paese e nel resto del mondo le masse popolari, miliardi di uomini e donne tollereranno a tempo indeterminato le condizioni infami che l’attuale ordine sociale impone loro e la distruzione dell’ambiente in cui vivono che l’attuale ordinamento sociale fa loro compiere; che non riusciranno prima o poi a elaborare e a darsi le idee, i sentimenti, le norme di condotta individuale e collettiva, le forme organizzative e le istituzioni necessarie che concretizzeranno un ordinamento sociale di livello superiore, all’altezza delle forze produttive oggi esistenti, della densità raggiunta dalla specie umana, delle concezioni intellettuali e morali e dei sentimenti più avanzati che l’umanità ha oramai elaborato. Compito principale di noi comunisti è far diventare l’aspirazione e il bisogno di un nuovo superiore ordinamento sociale, nutriti e alimentati nelle masse popolari dallo stato presente delle cose, un obiettivo politico supportato da una mobilitazione di masse popolari organizzate tanto vasta da essere capace di spazzare via l’attuale ordinamento sociale marcio e assassino, con le sue istituzioni, con le idee e i sentimenti ad esso connessi.

Noi comunisti siamo la sezione italiana del movimento internazionale delle classi e popoli oppressi che lottano per un superiore ordinamento sociale e per un nuovo sistema di relazioni internazionali. Siamo quindi nemici irriducibili della Repubblica Pontificia degli speculatori, dei mafiosi, degli sfruttatori e dei reazionari che governa e devasta il nostro paese e la vita del nostro popolo.”

Denunciare e smascherare ogni complice dello Stato sionista d’Israele! Spezzare i segreti con cui la borghesia, la Corte Vaticana, i gruppi imperialisti USA e sionisti, le organizzazioni padronali e tutti gli altri potenti circondano le loro operazioni, le loro attività, le loro relazioni, le loro decisioni!

Viva l’eroica lotta del popolo palestinese! Il sostegno degli ebrei progressisti alla resistenza palestinese e la loro lotta per porre fine allo Stato sionista d’Israele è la premessa migliore per sconfiggere le manovre con cui i sionisti e i loro protettori, alleati e mandanti cercano di identificare il sionismo con i diritti degli ebrei e l’antisionismo con l’antisemitismo fomentando, in questo modo, proprio anche l’antisemitismo!

Solo la creazione in Palestina di un unico Stato democratico, senza discriminazioni razziali, nazionali e religiose porrà fine alla colonizzazione e all’aggressione nel Medio Oriente da parte della Comunità Internazionale e soddisferà le giuste aspirazioni di tutti i suoi abitanti!

Trasformare la solidarietà con la resistenza palestinese e l’indignazione per i crimini dello Stato sionista di Israele in ribellione, organizzazione e lotta per cacciare il governo Meloni e costituire

un Governo di Blocco Popolare!

Estendere la mobilitazione a sostegno della resistenza palestinese e contro i crimini dello Stato sionista a Gaza e in Cisgiordania: le manifestazioni di piazza, le proteste davanti alle sedi di ambasciate e consolati di Israele e degli USA, le denunce, le iniziative di lotta contro i complici dei sionisti come il blocco di porti, aeroporti e centri della logistica dove transitano le armi destinate ai sionisti, le occupazioni delle Università che hanno accordi di cooperazione con centri di ricerca, agenzie, aziende, enti privati e pubblici israeliani, il boicottaggio di prodotti e aziende israeliane, ecc.

Far conoscere sulla scala più ampia di cui siamo capaci le iniziative avanzate (in particolare quelle di cui sono protagonisti gli operai e altri lavoratori), in modo che ispirino, aprano la strada e mettano in moto altri gruppi e classi delle masse popolari, suscitino solidarietà ed emulazione.

Coordinare le iniziative di sostegno alla resistenza palestinese e contro i crimini dei sionisti di Israele, la lotta per mettere fine alla partecipazione del nostro paese alle missioni di guerra USA-NATO e alla sottomissione del nostro paese agli imperialisti USA (il protettorato USA accettato da Vaticano e De Gasperi nel 1947), la lotta contro la mano libera che le autorità della Repubblica Pontificia lasciano alle multinazionali e ai fondi di investimento USA e di altri paesi, la lotta contro il riscaldamento climatico e la devastazione dell’ambiente e le altre lotte in cui si articola la resistenza delle masse popolari al programma comune della borghesia imperialista.

Indirizzare contro il governo Meloni le mobilitazioni a sostegno della resistenza palestinese e contro i crimini dello Stato sionista a Gaza e in Cisgiordania, trasformarle in ribellione, organizzazione e lotta per cacciare il governo complice dei sionisti, servo dei gruppi imperialisti USA-NATO e compare di quelli UE e sostituirlo con un governo di emergenza popolare.

www.nuovopci.it

 

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