Frenata sugli Storm Shadows: anche gli americani hanno componenti in questi missili

Alessandro Marescotti (PeaceLink) – 17/09/2024

La Gran Bretagna “non agirà di propria iniziativa” in merito alla concessione a Kiev del permesso di lanciare attacchi con missili a lungo raggio contro obiettivi in Russia, poiché i sistemi di guida Usa sono ritenuti cruciali per garantire che i missili Storm Shadow colpiscano il loro obiettivo. Lo scrive il Times. E lo riporta Sky TG24. Va detto che i sistemi di guida dei missili Storm Shadow sono realizzati anche dall’italiana Leonardo.

La componentistica americana

Gli Stati Uniti forniscono alcuni componenti per i missili Storm Shadow, anche se si tratta di un sistema d’arma principalmente britannico e franco-italiano. L’elettronica avanzata e i sistemi di guida dei missili possono includere componenti provenienti da aziende americane, in quanto l’industria della difesa è spesso caratterizzata da catene di fornitura globali. Anche se il ruolo principale negli Storm Shadow spetta a MBDA (una joint venture tra aziende europee), non manca la cooperazione con gli Stati Uniti, soprattutto per quanto riguarda tecnologie di precisione e sistemi di targeting.

Già un mese fa erano emerse informazioni circa la contrarietà degli Stati Uniti sul lancio (richiesto da Zelensky) degli Storm Shadow sul suolo russo.

Ciò che tuttavia emerge con chiarezza è che Gran Bretagna, Francia, Italia e Stati Uniti dovranno agire di concerto prima di dare o non dare disco verde a Kiev per l’uso degli Storm Shadow sul territorio russo. E se per gli Stati Uniti vi sono valutazioni politiche, per l’Italia ci sono anche in aggiunta valutazioni di ordine giuridico (l’articolo 11 della Costituzione).
L’attenzione sull’uso degli Storm Shadow ha suscitato anche in Italia una vivace discussione, con organizzazioni pacifiste come PeaceLink e Pax Christi che hanno preso una posizione ferma contro il possibile utilizzo di tali missili contro il territorio russo.

La componentistica italiana
Oggi il Manifesto ha pubblicato l’appello di PeaceLink e Pax Christi al governo sugli Storm Shadow, appello in cui si legge:
“È inoltre fondamentale evidenziare che i missili Storm Shadow, pur essendo fabbricati nel Regno Unito, utilizzano tecnologie cruciali fornite dall’industria italiana, in particolare dal gruppo Leonardo S.p.A., che ha sviluppato il sistema di navigazione e puntamento di questi ordigni. La partecipazione di un’azienda italiana in un’azione bellica di questa portata impone una seria riflessione sulle responsabilità politiche ed etiche del nostro Paese. Alla luce di quanto sopra esposto, vi chiediamo con fermezza di respingere qualsiasi richiesta di autorizzazione all’uso dei missili Storm Shadow contro il territorio russo”.

L’iniziativa pacifista
Nella lettera è posta enfasi sull’importanza di evitare un’escalation che potrebbe coinvolgere ulteriormente l’Europa nella guerra e viene evidenziato come un tale uso potrebbe avere conseguenze estremamente pericolose e destabilizzanti.
Le pressioni esercitate da PeaceLink e Pax Christi sul governo italiano riflettono il timore che un uso sconsiderato di queste armi sul suolo russo possa portare ad un confronto nucleare.
In questo momento il movimento pacifista può svolgere un ruolo importante avendo alle sue spalle – come emerge dai sondaggi – un consenso potenzialmente maggioritario dell’opinione pubblica.

Alessandro Marescotti (Presidente PeaceLink)

 

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