[Anbamed] Notizie dalla Palestina (21 settembre 2024)

Rassegna 21/09/2024

 

La storia del conflitto israelo-palestinese non è iniziata il 7 ottobre.

Ne vogliamo ripercorrere una tappa precedente, tra le tante.

Tra il 16 e il 18 settembre 1982, l’esercito israeliano e le milizie maronite libanesi fasciste dei falangisti hanno compiuto la strage di Sabra e Chatila.

La redazione di Anbamed sta preparando delle testimonianze di militanti, attivisti e intellettuali, arabi e internazionali, per ricordare come hanno vissuto quel giorno, dov’erano, come hanno saputo della notizia, cosa hanno organizzato o a che iniziativa hanno partecipato.

La memoria come antidoto all’oblio.

Ci saranno opere artistiche, poesie, articoli, ricordi personali e collettivi. Chi ha dei contributi o suggerimenti, scriva a: anbamedaps@gmail.com

Per non dimenticare Sabra e Chatila. Ecco i contributi di Jean Genet,  Giovanni Torres La Torre, Stefania Limiti Michele Cannaò, Dirar Tafeche, Milad Jubran Basir, Davide Bidussa, Zia al-Azzawi, Rodrigo Andrea Rivas, Gad Lerner, Mohamed Abdallah- un sopravvissuto, Sergio Mecha Mendez de la Fuente, Contributo del 2014 del compianto Murizion Musolino,  Enrico Vigna, …

Le notizie:

Genocidio a Gaza

44 civili uccisi ieri nei bombardamenti israeliani su Gaza. Le diplomazie stanno a guardare e esportano armi ai criminali generali israeliani.

Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture

storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni dichiarate dai politici e generali israeliani. Chiudono gli occhi e dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.

Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.

Libano-Israele

Beirut come Gaza. Bombe sui quartieri residenziali della Dhahiya, i quartieri meridionali della capitale libanese. L’attacco israeliano ha raso al suolo un intero palazzo di 7 piani. 15 persone uccise, tra i quali due dirigenti di Hezbollah e le loro famiglie. Sono stati assassinati Ibrahim Aqil e Ahmed Wahbe, rispettivamente attuale ed ex capo della brigata Radhwan, specializzata nella produzione e gestione delle batterie missilistiche.

Hezbollah ha risposto agli attacchi israeliani con il lancio di 130 razzi e missili contro le colonie e strutture militari israeliane nel Golan siriano occupato.

Al Consiglio di Sicurezza, i discorsi dei rappresentanti dei paesi sostenitori di Israele hanno invitato le parti alla calma. IPOCRISIA.

Sulla vicenda dei dispostivi elettronici esplosi a distanza ci sono novità riguardo la società fornitrice. Il sito EU Observer scrive che una donna ungherese che aveva lavorato per l’UE è implicata nell’affare dei cercapersone minati venduti a Hezbollah. Cristiana Barsony-Arcidiacono, amministratrice delegata della Bac Consulting, ha confermato al giornale online ungherese telex.hu di aver collaborato con la società di Taiwan Gold Apollo, il marchio della quale era stampato sugli apparecchi esplosi, ma ha negato di aver prodotto i congegni. Ci siamo limitati ad una intermediazione commerciale, ha detto. LEGGI QUI

Cisgiordania

L’offensiva israeliana è sempre concentrata su Jenin e provincia. Sono stati svolti ieri i funerali di 7 giovani assassinati. All’alba di oggi sono stati sentiti spari nella zona del campo di Jenin.

I soldati israeliani dalle torri di controllo sul muro israeliano della vergogna, che ha trasformato le città e villaggi palestinesi in ghetti, hanno ferito gravemente un ragazzo colpendolo nelle parti alte del corpo.

In un villaggio vicino a Ramallah, i coloni ebrei israeliani hanno lanciato pietre contro le auto palestinesi di passaggio e poi hanno attaccato gli abitanti con le bombole al peperoncino, causando svenimenti di una donna e due bambini. Il presidente del consiglio della comunità palestinese locale ha detto che i coloni mirano a cacciarci dalle nostre terre per impossessarsene, ma noi non ce ne andremo, resisteremo.

Anche la cittadina di Beita, vicino a Nablus, è stata oggetto di un rastrellamento dei soldati dopo un altro tentativo fallito di incursione da parte dei coloni. Lo Stato occupante invece di tenere a bada i suoi coloni estremisti, punisce gli abitanti che avevano resistito con il lancio di pietre alle invasioni delle bande sioniste. Beita è la località dove l’esercito aveva assassinato la ragazza internazionalista statunitense di origine turca, Aishe Nour Ezgi Eyji.

Il nuovo nazismo

C’è qualcuno che vuole commentare questo video? QUI

I giovani con la divisa sono semiti, i giovani lanciati dal tetto sono semiti. Chi è antisemita dei due gruppi? Questo scempio d’umanità è avvenuto in questi giorni a Jenin. Questa di additare chiunque critichi Israele o gli israeliani come antisemita è un’arma spuntata. Moltissimi ebrei, in Israele e nella diaspora, hanno criticato e criticano tuttora la politica dei governi israeliani, sia quelli labouristi negli anni Settanta sia i fascisti del Likud poi. Non confondetevi con i pacifisti ebrei progressisti, se non esprimete una critica all’operato genocidario del governo e dell’esercito israeliani.

Fake news

Dopo il terrorismo di Stato compiuto dai servizi israeliani in Libano, sui social si avvia una campagna di terrore mediatico per creare panico tra la popolazione. Account israeliani con sigle improbabili pubblicano foto vecchie di water esplosi, facendole passare per fatti accaduti a Beirut in questi giorni. E poi si mette in campo l’AI per creare foto inventate di attentati e gente impaurita che scappa. Eccone due esempi QUI

Solidarietà

 I tifosi della squadra scozzese Celtic hanno issato in tribuna uno striscione enorme in solidarietà con il popolo palestinese. Possono reprimervi, possono imprigionarvi, ma non potranno mai non potranno mai spezzare il vostro spirito di lotta. Jenin, Tulkarem, Nablus, Gaza non camminerete mai sole”.

 

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