L’AntiDiplomatico – 28/09/2024
AGGIORNAMENTI
Ore 14:15 HAMAS solidarizza con il Libano dopo il martirio del leader di Hezbollah
Il Movimento di resistenza islamica palestinese (HAMAS) piange la morte del segretario generale di Hezbollah Seyed Hasan Nasrallah, morto durante gli attacchi aerei israeliani su Beirut.
“HAMAS piange davanti al nostro popolo palestinese, alla nostra nazione araba e islamica e ai popoli liberi del mondo, il martirio di Sua Eminenza il Sig. Hasan Nasrallah, Segretario Generale di Hezbollah, che ascese come martire insieme a un gruppo di suoi colleghi leader nella combattere la tempesta Al-Aqsa, sulla strada per Al-Quds (Gerusalemme), e a sostegno del nostro coraggioso popolo palestinese e della sua resistenza nello scontro con il nemico sionista”, si legge in una nota pubblicata da HispanTV.
Ore 13:55 Il Movimento di Resistenza Islamica del Libano (Hezbollah) ha confermato il martirio del suo leader, Seyed Hasan Nasrallah.
Come si legge in una nota pubblicata sul canale Al Manar “Sua Eminenza il Maestro, il Maestro della Resistenza, il servo giusto, si è schierato dalla parte del suo Signore e del Suo compiacimento come un grande martire, un leader coraggioso ed eroico, un credente saggio, perspicace e fedele, unendosi all’eterna carovana dei martiri di Karbala sotto la luce luminosa del cammino divino della fede, sulle orme dei profeti e degli imam martiri.”
Il movimento ha ricordato che “Nasrallah si è unito ai grandi e immortali martiri di Hezbollah, che ha guidato per quasi trent’anni, durante i quali ha guidato una vittoria dopo l’altra, succedendo al maestro dei martiri della Resistenza islamica nel 1992 fino alla liberazione del Libano nel 2000 e fino alla liberazione divinamente sostenuta vittoria nel 2006 e tutte le altre battaglie d’onore e di redenzione, che hanno portato alla battaglia di sostegno ed eroismo a sostegno della Palestina, di Gaza e del popolo palestinese oppresso.”
Ore 12:30 Reuters: Khamenei trasferito in un luogo sicuro
Il leader supremo dell’Iran, Ali Khamenei, è stato trasferito in un luogo sicuro dopo la notizia della morte del capo di Hezbollah, Hasan Nasrallah, hanno riferito fonti dell’agenzia Reuters.
Secondo il media, le forze di sicurezza iraniane hanno rafforzato le misure di sicurezza nel luogo in cui si trova Khamenei. I suoi interlocutori hanno affermato che Teheran è in contatto con Hezbollah e altri alleati nella regione riguardo al prossimo passo da compiere dopo la morte di Nasrallah.
Ore 12:00 Israele in stato di massima allerta dopo la presunta uccisione di Nasrallah
“Ci auguriamo che questo cambi le azioni di Hezbollah”, ha affermato Nadav Shoshani durante una conferenza stampa, citata da Al Jazeera.
“Abbiamo visto Hezbollah compiere attacchi contro di noi per un anno. È lecito supporre che continueranno a compiere i loro attacchi contro di noi o che ci proveranno”, ha aggiunto.
Hezbollah non ha ancora commentato le affermazioni di Israele.
Ore 11:30 Iran: Il massacro sanguinoso di Beirut “cambia le regole del gioco”
In comunicato pubblicato su X, l’ambasciata iraniana in Libano:
“Ancora una volta, il regime israeliano sta commettendo un sanguinoso massacro, prendendo di mira quartieri residenziali densamente popolati e fornendo false giustificazioni nel tentativo di coprire il suo brutale crimine.”
Si legge ancora: “Non c’è dubbio che questo crimine riprovevole e questo comportamento sconsiderato rappresentino una grave escalation che cambia le regole del gioco, e che il suo autore sarà adeguatamente punito.”
Ore 11:00 Undici membri del personale medico uccisi negli attacchi israeliani nel sud del Libano
Questi attacchi sono stati perpetrati nelle città di Taybeh e Deir Siriane, vicino al confine israeliano.
Da lunedì scorso gli attacchi israeliani al Libano hanno causato la morte di più di 700 persone.
ORE 10:10 Israele annuncia assassinio di Nasrallah
Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno riferito di aver ucciso, nei corso dei bombardamenti di ieri sera, Hassan Nasrallah, il segretario generale del movimento libanese Hezbollah.
L’Esercito del Paese ebraico ha aggiunto che sono stati uccisi anche altri leader del gruppo sciita, tra cui Ali Karchi, comandante del fronte meridionale.
Da ieri pomeriggio si sono intensificati gli attacchi dell’aviazione israeliana sul Libano, in particolare a sud della capitale Beirut dove è situato il quartier generale del Movimento di Resistenza libanese, Hezbollah.
Finora il bilancio è di 6 persone uccise secondo il ministero della Sanità libanese, i feriti sono 91. Una cifra destinata a crescere, dal momento che interi edifici sono stati ridotti in polvere.
Hezbollah ha risposto con una raffica di 65 razzi contro Israele. I media locali riferiscono che le sirene dei raid aerei hanno suonato nella città israeliana di Safed e nelle comunità vicine.
Obiettivo Nasrallah
Da ieri pomeriggio già l’emittente statunitense Fox riferiva che l’obiettivo principale degli attacchi era il leader di Hezbollah Sayed Hassan Nasrallah.
Secondo le ultime informazioni del The New York Times, citando fonti israeliane, gli atatcchi di Tel Aviv sono stati perpetrati dopo aver ricevuto l’informazione che il segretario generale del movimento era arrivato al bunker per una riunione dei dirigenti.
Il quotidiano della Grande Mela ha aggiunto che l’intelligence israeliana era a conoscenza dell’installazione sotterranea di quattro edifici residenziali in un quartiere densamente popolato a sud di Beirut. Non appena è stato segnalato l’arrivo di Nasrallah, una grande quantità di munizioni è stata sparata verso il luogo, inclusi i bunker-buster per colpire nel profondo i sotterranei.
L’IDF ha riferito di aver eliminato il comandante dell’unità missilistica Hezbollah Muhammad Ali Ismail, il suo vice, Hossein Ahmed Ismail, e diversi altri comandanti del gruppo libanese in una serie di attacchi notturni che hanno lasciato la capitale libanese in fiamme.
Ancora incerta la sorte di Nasrallah, circolano diverse voci. Il Movimento non ha rilasciato dichiarazioni sulla sorte del suo Segretario generale.
La condanna di Iran e Siria
Sugli ultimi attacchi israeliani è arrivata la condanna di quello che, con Hezbollah, rappresenta l’Asse della Resistenza, ovvero Iran e Siria.
“L’attacco odierno del regime sionista contro la zona Dahiye di Beirut è un crimine di guerra chiaro e inconfessabile che ha rivelato ancora una volta la natura del terrorismo di stato di quel regime”, ha sottolineato il Presidente della Repubblica islamica dell’Iran, Masud Pezeshkian.
Da Damasco, in una nota, il Ministero degli Esteri siriano ha denunciato che “Israele ha perpetrato un nuovo crimine contro l’umanità attaccando un’area residenziale nel sobborgo meridionale di Beirut, la capitale libanese, dove ha distrutto diversi edifici su abitanti civili innocenti”.
La Siria ha anche espresso il suo rammarico per il silenzio della cosiddetta comunità internazionale di fronte all’entità di questi crimini, che, ha osservato, non hanno precedenti da decenni.
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