Marco Rubio: l’architetto dell’assedio di Cuba

cubainformacion.tv – 14/11/2024

Cubainformation – Articolo: Marco Rubio: l’architetto dell’assedio di Cuba

 

I media egemonici degli Stati Uniti riferiscono che Donald Trump, presidente eletto degli Stati Uniti, nominerà l’attuale deputato repubblicano Marco Rubio a Segretario di Stato, presentandolo come il “primo latino” a ricoprire l’incarico.

Poco importa se è latino o meno. L’essenziale è che Rubio è un falco estremista, anticomunista e anticubano, un promotore viscerale dell’aggressione e del blocco dell’isola, un vero architetto della fame per Cuba. Come ha spiegato in diverse interviste, è stato lui a progettare le 243 misure coercitive (sanzioni economiche), aggiunte al blocco criminale contro Cuba, che oggi colpisce tutte le fonti di reddito del paese, e che hanno apparentemente impoverito le condizioni di vita della popolazione cubana. Un vero criminale della guerra economica contro il popolo sofferente ma dignitoso di Cuba.

Un altro falco repubblicano, la deputata neofascista María Elvira Salazar, ha anticipato la linea di lavoro di Trump e del suo gabinetto a favore dell’ingerenza e della sofferenza dei popoli ribelli dell’America Latina: “Díaz-Canel, Maduro e Ortega devono avere degli incubi. Con Trump alla Casa Bianca e Marco al Dipartimento di Stato, sanno che i giorni delle loro dittature sono contati. C’è già un’aria di libertà. E’ tempo di rimuovere il cancro del socialismo. Ora iniziano le cose belle!”

Non ci siano dubbi su questa mafia spietata: con la solidarietà e con l’appoggio delle alleanze internazionali, Cuba vincerà, Cuba la sconfiggerà.

Parleremo anche della politica di immigrazione di Trump (influenzerà l’emigrazione cubana o continuerà ad essere il “bambino viziato”, privilegiato – rispetto all’emigrazione da Venezuela, Nicaragua e Haiti – a causa dell’esistenza della Legge di Aggiustamento Cubano, quella rete di sicurezza legale che, dopo un anno e un giorno, la avvantaggia con la residenza permanente?

Denunceremo, ancora una volta, il ruolo scandaloso di collaboratore dell’asfissia economica del popolo cubano del mascalzone integrale Yotuel Romero. Riuscite a immaginare un personaggio famoso, di qualsiasi altro paese, che cerca di affossare una delle poche fonti di reddito e di sostentamento per migliaia di famiglie nel suo paese d’origine (il turismo), solo perché si oppone e odia il governo installato lì? Non lo vedranno in nessun altro paese, tranne che nel caso cubano. La rivista “Men’s Health”, nella sua sezione Fitness, ha intervistato Romero e gli ha chiesto “come possono i cittadini dare una mano a Cuba?” La sua risposta: “Cuba non è una destinazione turistica e di festa. Andarci significa lasciare i soldi alla dittatura e al regime per comprare armi per reprimere il popolo. Non vedo spagnoli andare in Corea del Nord. Cuba è la Corea del Nord dei Caraibi. Sono tutti schiavi della dittatura. Più aiutiamo a non collaborare, più forti si sentiranno lì. Devono sentire l’empatia del mondo. Il denaro che si genera non va al popolo, va alla dittatura”.

Scopriremo anche la manipolazione delle detenzioni a Cuba per atti violenti provati nel contesto del recente uragano, che i media come l’agenzia EFE collegano a proteste pacifiche e pentole e padelle. Tutta una menzogna totale, basata sui rapporti di Cubalex, una ONG sostenuta da fondi del governo degli Stati Uniti.

E parleremo della vera e propria repressione, quella che la polizia spagnola applicò a Valencia a coloro che esprimevano la loro giusta indignazione per gli oltre 200 morti a causa della DANA.

 

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