Roma, 12 Maggio: Manifestazione contro lo scempio del Parco di Tor Marancia

Comitato Tor Marancia Naturale – 08/05/2024

 

Il Comitato Tor Marancia Naturale ha indetto per domenica 12 maggio, a partire dalle ore 10,00, una manifestazione per protestare contro lo scempio che si sta realizzando nel Parco di Tor Marancia, parte integrante del Parco Regionale dell’Appia antica, e per sensibilizzare la cittadinanza sui gravi danni che si stanno arrecando alla sua flora e alla sua fauna. In pochi mesi, per realizzare un progetto di riqualificazione obsoleto, basato su analisi ambientali di quasi 15 anni fa, un’area di circa 6,5 ettari è stata privata del bosco, del sottobosco e degli arbusteti che la caratterizzavano. Dopo mesi di appelli, istanze, accessi agli atti ed altre iniziative, i cittadini hanno deciso di scendere in piazza per fermare un progetto dannoso per gli abitanti e per l’ambiente naturale.

 

Parco di Tor Marancia

Sì alla fruizione del parco

NO ALLO SCEMPIO
Facciamolo meglio e facciamolo insieme
12 Maggio 2024, Ore 10:00 Piazza Lante

 

A nome del Comitato Tor Marancia Naturale, invitiamo la cittadinanza a prendere consapevolezza dei danni che il progetto in corso sta arrecando ad una delle ultime aree rurali storiche rimaste intatte a Roma e chiediamo alle istituzioni di fermarsi e ascoltarci.

I 200 ettari della Tenuta Tor Marancia ospitano centinaia di specie di flora e fauna autoctona, estremamente vulnerabili. I recenti lavori hanno già arrecato danni irreversibili a questo patrimonio, con significativo impatto sul valore ecologico di un’area che garantisce mitigazione delle temperature, protezione dalle inondazioni, abbattimento delle polveri e dei rumori, protezione per specie animali e vegetali.

Mentre le metropoli di tutto il mondo studiano come ricreare oasi naturali per migliorare la salute delle persone e del pianeta, Roma distrugge uno degli ultimi habitat naturali rimasti intatti nel cuore della città.

Sebbene il Comitato accolga con favore il tentativo di Roma di avvicinare le persone alla natura, la nostra richiesta è di lavorare con la cittadinanza per modificare e migliorare il progetto e per trasformarlo nella celebrazione della straordinaria biodiversità della città piuttosto che nella sua distruzione.

Il Comitato invita la cittadinanza pubblica a supportarci e chiede alle istituzioni di ripensare il progetto concentrandosi su:

VERDE E BIODIVERSITA’
Invece di rimuovere indiscriminatamente il verde, peraltro in periodo di nidificazione, si fermino i lavori e – col supporto di esperti indipendenti ed il coinvolgimento dei comitati – si valutino l’impatto dei lavori già pianificati, come migliorarli e le modalità con cui garantire una ripiantumazione organica, che identifichi specie, numero, sesto d’impianto e altezze per la necessaria ricostituzione di vegetazione autoctona e formazioni boschive. Sebbene sia impossibile ripristinare quanto già perso, molto può essere fatto per limitare i danni.

AREA PUBBLICA
Si evitino metodologie obsolete e materiali artificiali come cemento o mattonati, ritenuti ormai inadatti al clima che cambia, e si adotti un approccio innovativo, con sentieri in ‘terra stabilizzata’, tecniche di ingegneria naturalistica e sistemi di cattura dell’acqua e dell’umidità per l’irrigazione, dimostrando come Roma possa essere all’avanguardia nello sviluppo sostenibile degli spazi verdi, valorizzandoli senza danneggiarli.

CONNESSIONE SOSTENIBILE TRA PERSONE E NATURA
Ci aspettavamo l’interramento della centrale elettrica e ci ritroviamo invece la distruzione dell’oasi verde adiacente dal valore inestimabile. Preservare la natura è un investimento per le future generazioni, già così impattate dai cambiamenti climatici e dalla degradazione dell’ambiente. Il parco è un’opportunità per educare i cittadini al rispetto della natura. Gli spazi vanno ripensati in modo da salvaguardare e mantenere l’habitat, sensibilizzare le persone all’ambiente, proteggere la salute delle persone più vulnerabili dal caldo nocivo, creare percorsi educativi, evitare che il verde lasci spazio alla immondizia.

 

Sharing - Condividi